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Settimana difficile sui mercati quella appena conclusa, con la notizia che il Remdesivir è stato bocciato dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità per ” piccolo o inesistente effetto nella cura del covid-19″. Considerando che tale farmaco era uno di quelli usato per la cura del presidente Trump e che la seconda ondata di contagi è arrivata in maniera preoccupante in tutta europa, ecco che i mercati si sono posti la domanda sulla possibilità di un nuovo lockdown con conseguente ulteriore peggioramento della già fragile situazione economica. Naturalmente non passa in secondo piano l’imminente elezione presidenziale negli Stati Uniti, con il secondo faccia a faccia tra Trump e Biden che non è avvenuto ed al suo posto vi sono state due interviste fatte ai contendenti in contemporanea su due canali diversi. Biden resta saldamente avanti nei sondaggi anche se molti analisti ritengono che il mercato stia invece considerando una conferma di Trump e c’è chi in USA ricorda come nel 2016 i sondaggisti davano favorita la Clinton sullo stesso Trump e pertanto mettono in guardia sulla affidabilità degli stessi sondaggi. Oramai non manca molto al voto anche se probabilmente queste settimane che ci separano dal voto potrebbero essere molto volatili e pertanto difficili per le coronarie degli investitori.

Piazza Affari

( – 1.05% e saldo 2020 a – 17.51%) sente la resistenza dei 19700 punti ma nonostante l’affondo sotto i 19mila punti riesce a chiudere sopra il supporto dei 19200 punti, sventando al momento la minaccia di un ritorno verso i 18500 punti ; anzi la tenuta del supporto e la lunga lower shadow porterebbero ad ipotizzare un nuovo retest della resistenza dei 19700 che se superata potrebbe riportare un ritorno verso quota 20mila punti. I volumi sono rimasti sotto la media ed in linea con quelli della scorsa settimana pertanto nonostante la violazione dei minimi della scorsa ottava non vi è stato un selloff.

Sul grafico del DAX ( – 1.09% e saldo 2020 a – 2.57%) si è disegnata una candela molto simile a quella di Milano

con il test e tenuta del supporto sui 12650 ed anche il test della resistenza dinamica per chiudere appena sotto la resistenza statica dei 12950. Come già notato a Milano, anche qui sul DAX la candela ad ampio range non ha però movimentato volumi diversi rispetto alla scorsa settimana, evidente segnale che parte degli investitori è rimasta fuori dal mercato in attesa che alcune nubi ( elezioni USA, Brexit, Covid) passino o perdano di carica. Come già detto per Milano la lunga lower shadow ci porta a ritenere che sia possibile un nuovo retest della resistenza statica e successivamente del livello dei 13200 punti dove passano la resistenza dinamica ed un altra resistenza statica.

Wall Street chiude la settimana in positivo

oltreoceano ovviamente sale la febbre da elezione e pertanto i mercati ruotano attorno alle scaramucce elettorali dei due contendenti. Il secondo confronto è stato modificato in due interviste su reti separate a causa delle restrizioni per la pandemia e ovviamente è venuta a mancare la parte dello “scontro” a tutto tondo. Di certo i volumi sui listini americani sono stati in aumento e le candele lasciate sui grafici non sono poi state questo splendore. Il Dow Jones ( + 0.06% e saldo 2020 a + 0.24%) ha disegnato una doji con volumi in aumento e tornati in media, candela che ha testato con successo il supporto per poi riportarsi in close sui massimi della scorsa ottava, livello sul quale aveva aperto. La conferma sopra i 28200 la prossima settimana potrebbe portare il DJ a ritentare un allungo verso i 29mila punti. Il Nasdaq ( + 1.07% e saldo 2020 a + 35.72%) ha aperto la settimana in gap up a 11900 punti e si è spinto sino ai 12200 per poi scendere e chiudere in area 11850, lasciando sul grafico una candela non proprio esaltante. Nonostante l’incremento dei volumi rispetto alla scorsa ottava siamo comunque rimasti sotto la media e vista la lunga upper shadow è possibile che il Nasdaq settimana prossima scenda a chiudere il gap lasciato aperto a 11727, ed anche un retest della rialzista in area 11560 non sarebbe una tragedia. Ricordiamo che la prossima settimana ci saranno i dati di Intel,Netflix e Tesla, solo per citare 3 aziende, pertanto in funzione di queste trimestrali si potrebbero verificare movimenti di una certa rilevanza. Apertura in gap up anche per S&P500 ( + 0.19% e saldo 2020 a + 7.83%) che sale al test della rialzista di lungo che fà nuovamente sentire la sua valenza e quindi torna giu a chiudere il gap per andare poi a chiudere in leggero verde e mantenedo inalterate le probabilità per la prossima ottava di ripetere l’attacco alle due resistenze dinamiche, rispettivamente a 3538 e 3561.

Nel ricordarvi la convenzione stipulata con Webank per i nostri clienti Premium vi auguriamo buon trading!

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