Dopo 2 settimane consecutive di calo ( 3 per i listini europei) è arrivato il gran rimbalzo nella settimana che vedeva l’elezione del nuovo presidente USA, elezione che non è ancora avvenuta in quanto in ben 5 stati si è al secondo o al terzo riconteggio in quanto i due contendenti sono separati da una manciata di voti, e mai come in questo caso la “manciata” è un termine piu che appropriato vista l’esiguità dello scarto. Biden si dice certo della elezione e che occorre solo avere pazienza, Trump ha già detto che il voto postale non sarà accettato e ha dato il via alle contestazioni pur di non ammettere la probabile sconfitta. La sconfitta è stata quella delle società di sondaggio che da mesi parlavano di “onda blu” , mentre a Trump va dato atto che aveva ragione sulle accuse alla stampa mainstream di essere decisamente di parte nell’anticipare una valanga di voti a Biden. I mercati al momento hanno festeggiato nonostante l’esito non sia ancora definito e che tale situazione potrebbe persistere per molti giorni ancora, vedremo se alla elezione definitiva si incorrerà nel piu classico dei “sell on news”. Nel frattempo il Covid-19 prosegue nella sua marcia apparentemente senza ostacoli provocando lockdown ( light o totali ) a catena in tutto il mondo e pare che vi sia già una nuova variante di virus in Danimarca che viene trasmessa dai visoni. Nel paese scandinavo ne stanno abbattendo oltre 15 milioni, ma la domanda da porsi è : la Russia che fà ? gli allevamenti di visoni sono in prevalenza là ! Sempre dalla Russia giungono notizie poco rassicuranti sulla salute di Putin, altro elemento che se confermato consegnerebbe al mondo un 2021 con un ricambio quasi totale nei leader mondiali. La FED giovedì è stato un non evento, Powell visti i dati usciti e la situazione del voto ancora incerta ha preferito rimanere flat.
Settimana decisamente positiva per Piazza Affari (+9.68% e saldo 2020 a -16.27%) che risulta la migliore della settimana pur rimanendo l’ultima dell’anno!
Sul grafico settimanale disegna una candela con oltre 2mila punti di range tra minimo e massimo e vediamo come abbia aperto sopra il supporto e chiuso sulla resistenza con volumi allineati alla precedente ottava e sopra la media. Recuperate le tre precedenti candele rosse e adesso la domanda è : servirà un consolidamento in area 19200/19700 prima di un nuovo possibile allungo oppure la definizione del nuovo presidente USA e magari una qualche buona notizia sul fronte Covid daranno subito un nuovo impulso per superare le varie resistenze che il FTSE ha davanti ? Queste sono nell’ordine 19700, 19900,20200 e quindi i 20500 punti. Questo è stato il livello massimo che Piazza Affari aveva raggiunto dai minimi di marzo, riuscirà finalmente a riportarsi verso i massimi annuali di febbraio, livelli avvicinati dal DAX e dal Dow Jones e ampiamente superati dal Nasdaq e dallo S&P500 ? Primo supporto per Milano sono i 19200 punti.
Candela ad ampio range anche quella disegnata dal DAX ( + 7.99% e saldo 2020 a – 5.80%) che ricorda da vicino quella disegnata sul grafico di Milano.
Apertura sopra il close precedente e poi a salire fino al test ( fallito) dei 12500, del resto l’area 12500/12650 è da tempo che abbiamo visto essere molto tenace sia come supporto che come resistenza. Solo con una chiusura confermata al di sopra di tale area si potrà ripuntare verso i 13mila punti. Primo supporto adesso l’area 12100/11900. Naturalmente valgono le stesse considerazioni già viste per Milano, i driver al momento sono gli stessi in quanto la Brexit è decisamente in secondo piano anche se non dispiacerebbe ai mercati una soluzione finalmente positiva e condivisa tra le parti.
Candele analoghe a quelle europee anche a Wall Street, anche se nel complesso quelle a stelle e strisce sono graficamente migliori in quanto due su tre chiudono sopra le resistenze.
L’incertezza del voto, dopo che i sondaggi davano come per certa ” l’onda blu”, pare non aver turbato in modo particolare Wall Street. Vedremo quando il gran polverone sarà finito cosa resterà e che direzione prenderanno i mercati. Certo a guardare a determinati settori pare evidente che la vittoria dello sfidante sia oramai data per certa, ma noi che sui mercati ci viviamo da anni sappiamo quanto sia vero il detto ” non dire gatto se non l’hai nel sacco”, pertanto attendiamo i risultati definitivi. Il peggior listino della settimana è stato il Dow Jones che con il suo + 6.87% ( saldo 2020 a – 0.75%) si è riportato oltre la resistenza dei 28170 punti, livello che adesso è il primo supporto. Primo obiettivo i massimi di metà ottobre a 28950 e poi area 29000/29200 punti per poi sferrare l’attacco definitivo al massimo storico dei 29568 precovid. Un’altra marcia il Nasdaq ( + 9.39% e saldo 2020 a + 38.45%) che si riporta di forza sopra la rialzista e sopra i 12mila punti, che già nella prossima settimana potrebbe andare a ritoccare il massimo storico dei 12439 della prima settimana di settembre. Primo supporto sempre la rialzista che la prossima ottava transiterà sui 11640 punti. Molto bene anche S&P500 ( + 7.32% e saldo 2020 a + 8.63%) che recupera i 3500 punti e si porta in prossimità del doppio livello di resistenza formato dalle due rialziste che quasi si incrociano in prossimità dei 3570/3580 punti, pertanto sarà questa l’area da monitorare per la prossima settimana. Ricordiamo il massimo storico a 3588. Primo supporto i 3425 punti e a seguire i 3220.
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