Era la settimana della Fed ed anche quella delle scadenze tecniche, la prima delle ” 3 Streghe” del 2021, pertanto ci si attendeva un inizio di settimana relativamente tranquillo. Invece come un fulmine a ciel sereno lunedi sui mercati è arrivata la notizia della sospensione in via cautelare del vaccino di Astra Zeneca da parte di alcuni stati europei. Immediata la ripercussione sui listini che fino a quel momento erano molto ben impostati seguendo la scia della scorsa ottava, listini che quindi sono rimasti nelle sedute successive in attesa delle parole del presidente della Fed. Il discorso di Powell è stato molto “dovish” ed ha confermato che la Fed non alzerà i tassi fino al 2024 ed ha presentato una road-map da seguire, ma il mercato non è stato pienamente convinto dalle sue parole. Dopo una iniziale discesa, il rendimento del Treasury americano ha ripreso a salire e si portato oltre l’ 1.7%, segno evidente che il mercato ritiene che un aumento dei tassi sarà necessario ben prima di quanto la Fed abbia idea di farlo. Come se ciò non bastasse a creare tensione, in settimana abbiamo avuto dalla politica estera della nuova amministrazione USA alcune dure prese di posizione, con il Presidente Biden che in una intervista ha risposto ” si lo credo” alla domanda se ritenesse il presidente russo Putin un assassino e con l’incontro in Alaska tra la delegazione USA e l’omologa delegazione cinese per definire un tavolo di regole dopo l’era Trump che si è rivelato una rissa diplomatica a tutti i livelli. La notizia positiva alla fine della settimana è stata che il vaccino di Astra Zeneca è stato ritenuto valido dall’ EMA e pertanto sono immediatamente ripartite le vaccinazioni anche con tale prodotto e le nazioni europee si sono trovate d’accordo nell’accelerare il piano di vaccinazioni per far si che entro l’estate si possa raggiungere una notevole percentuale di popolazione europea immune al covid.
Chiude in verde la settimana di Piazza Affari ( + 0.35% e saldo 2021 a + 8.85%) con una candela doji sui massimi annuali.
Milano è andata vicino dal chiudere il gap down della pandemia e se non fosse uscita fuori la questione del vaccino di Astra Zeneca è probabile che ci saremmo arrivati.In ogni caso dopo la buona performance della scorsa ottava ci stava una boccata d’aria. Sarà adesso importante vedere se il supporto dei 24080 terrà e quindi si punterà nuovamente prima al livello dei 24558, livello del massimo del 2009, e successivamente alla chiusura del gap a 24670. Un close di settimana sopra i 24558 spalancherebbe le porte ad un nuovo allungo verso i 25mila punti e quindi ai 25438 massimo degli ultimi 10 anni. Se invece il supporto dei 24mila non dovesse tenere ecco che sarebbe possibile una discesa verso i 23650 in prima battuta e successivamente i 23130 punti.
Miglior listino della settimana il Dax ( + 0.81% e saldo 2021 a + 6.58%) che registra il nuovo massimo storico e la miglior chiusura di sempre, supportati da volumi sopra la media.
Il listino tedesco meglio di quello italiano riesce a dare continuità allo slancio della candela di breakout della scorsa settimana e arriva a superare i 14800 punti per poi ritracciare e chiudere a 14621. L’impostazione resta positiva e se non si bucasse il minimo dei 14900 punti è molto probabile che vedremo il Dax avanzare verso i 15mila punti. Se invece i 14900 dovessero cedere è probabile un retest dei 14130 punti e a quel punto si vedrà se sarà un pullback con ripartenza oppure servirà anche il test della rialzista dinamica che la prossima ottava passerà a 13820 punti.
Se per i listini europei è stata una settimana di rialzi frazionali, la questione del vaccino Astra Zeneca ha chiaramente creato del nervosismo tra gli investitori a Wall Street
La settimana è stata di frazionali ribassi, eppure da loro le vaccinazioni proseguono a ritmi elevati tanto che il presidente Biden ha migliorato e non di poco la promessa fatta in campagna elettorale. Ciò nonostante il continuo miglioramento dell’economia a stelle e strisce porta a ritenere che la fine del denaro a costo zero sia prossima, nonostante il presidente della Fed Powell abbia chiaramente detto che prima del 2024 non intende alzare i tassi. Ma gli operatori del mercato vedono il rendimento del Treasury continuare a salire e non credono che si fermerà e ciò li mette in guardia dal proseguire a mettere capitali nel “rischioso” mercato azionario quando il T-bond potrebbe garantire un tranquillo 2%. Vedremo chi avrà ragione, se Powell che ritiene che la attuale sia solo una fiammata che tornerà presto sotto controllo, riportando quindi il focus sul mercato azionario per trovare un poco di rendimento, o se invece avranno ragione gli investitori che stanno iniziando a far defluire i capitali dall’azionario verso l’obbligazionario. Nuovo massimo storico per il Dow Jones ( – 0.46% e saldo 2021 a + 6.60%) che sfonda il muro dei 33mila punti con un picco a 33227 per poi tornarvi sotto e chiudere a 32627 con volumi in rialzo e oltre la media. Potrebbe essere possibile un pullback sulla rialzista in area 32250 prima di vedere una reazione che riporti l’indice a superare i 33mila punti. Candela bruttina quella disegnata sul grafico dal Nasdaq ( – 0.54% e saldo 2021 a – 0.17%) si deve però evidenziare che è rimasta nella parte superiore della candela precedente, pertanto non cosi grave. anche in questo caso potremmo assistere ad un retest del supporto dinamico che passerà in area 12340 senza che venga compromesso nulla del trend rialzista in atto. Naturalmente servirà poi una conferma positiva ed un ritorno verso il gap lasciato aperto a 13477 per poi ripuntare con decisione verso i 14mila punti. Se invece la rialzista verrà bucata al ribasso allora un primo livello da monitorare saranno i 12mila punti e successivamente area 11mila. Anche se è stano numericamente il peggiore dei listini, S&P500( – 0.76% e saldo 2021 a + 4.18%) è quello che ha dato già il segnale di tenuta della rialzista di supporto avendola testata ed avendoci chiuso sopra. Potrebbe pertanto essere la prossima settimana quella dei 4mila punti, che se pensiamo che il minimo della candela di fine marzo 2020 è stato a 2191 ci deve far riflettere di che tipo di reazione abbia avuto il listino più seguito al mondo. Se dovesse perdere la rialzista è subito in soccorso un nuovo supporto dinamico poco sopra i 3800 punti.
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