Nell’articolo della scorsa settimana avevamo paventato che la FED, per voce dei vari Presidenti locali, avesse voluto dare precise indicazioni al Mercato per evitare che ci fossero dubbi relativamente alle varie vedute dei singoli, ma con lo scopo finale di dare un quadro di certezza. Questa settimana abbiamo registrato le parole di altri presidenti di FED locali i quali , quasi a bilanciare il “falco” Bullard, abbiano in prevalenza rilasciato dichiarazioni ” colomba” e vicine al pensiero di Powell. Gli stessi dato macro sul lavoro e sulla economia USA usciti in settimana hanno tutto sommato avvallato tali posizioni e cosi i listini azionari hanno ripreso a salire ( e in alcuni casi a registrare nuovi massimi storici) nonostante alcune differenze tra europa e USA e tutte con volumi che sono tornati sotto la media. In USA è stato approvato il piano Biden per gli investimenti pubblici anche se decisamente ridotto nella cifra globale e il PIL è tornato a salire con numeri importanti, cosi come anche il Petrolio si è riportato a quotazioni che non si vedevano da quasi 3 anni. Tendono a migliorare anche le stime per le economie europee e Standard&Poors prevede che nel corso del 2021 la nostra Italia farà meglio anche della Germania, forse anche in considerazione che nel corso dell’anno la Merkel lascerà mentre in Italia pare molto salda la posizione di Draghi. Sul fronte pandemia si registrano da un lato sostanziali miglioramenti per quanto riguarda le vaccinazioni ma anche un deciso peggioramento nel numero dei contagi dalla nuova variante sopratutto nei Paesi che si riteneva fossero quasi fuori dal tunnel. In Gran Bretagna prosegue l’incremento quotidiano dei contagi ed anche in Israele si torna a valutare di chiusure ai turisti almeno per un altro mese. Da lunedi tutta l’Italia sarà in zona bianca, l’augurio e la speranza che i nostri concittadini leggendo di quanto accade nei Paesi sopra citati sappiano mantenere le regole basilari di sicurezza onde evitare di ritrovarsi tra un mese con nuove chiusure e restrizioni.
Bella candela di forza quella disegnata da Piazza Affari (+1.15% e saldo 2021 a +14.74%)
Pur avendo aperto con un gap down di oltre 300 punti è poi riuscita a chiuderlo con una candela long white sostanzialmente senza shadow. Grazie al forte recupero Milano resta il miglior listino dell’anno e la forte reazione potrebbe permettere anche un allungo verso i 26mila punti entro l’estate e un ulteriore allungo negli ultimi mesi dell’anno. Area 25mila ha sostanzialmente tenuto come supporto sotto al quale resta poi il livello fondamentale dei 24558 punto, vecchia resistenza. Come scritto nella introduzione peccato per i volumi che sono tornati a calare, sarebbe auspicabile una maggiore coralità a dare forza al rialzo, ma sappiamo che la stagionalità non favorisce tale partecipazione. Vedremo se con l’arrivo dei primi soldi del PNRR da parte dell’Europa e quindi con l’avvio delle prime spese si possa dare quella scossa positiva di cui necessitiamo. Ricordiamo sempre che Dax e Wall Street viaggiano in corrispondenza dei massimi storici mentre a Milano siamo molto, troppo lontani da quei valori.
Anche il DAX (+ 1.03% e saldo 2021 a +13.77%) ha aperto l’ottava in gap down, ma a differenza di Milano tale gap è stato di una cinquantina di punti
Poi la candela lasciata sul grafico presenta delle shadow per quanto non molto lunghe, a dimostrazione che l’indice tedesco è stato meno comprato di Piazza Affari. Il livello di supporto sui 15350 ha sostanzialmente tenuto e con la chiusura oltre i 15600 punti il Dax si candida a riallungare versa il massimo storico dei 15802 punti e poi ad andare al test dei 16mila punti. Se dovesse tornare sotto pressione il supporto dei 15350 sarà sempre area 14800 a doversi ergere a baluardo.
A differenza dei listini europei che hanno aperto l’ottava in gap down, a Wall Street le aperture sono state in linea con le chiusure precedenti e da qui sono poi solo saliti.
Solo il Nasdaq ha disegnato una piccola lower shadow. Le rassicurazioni sulla inflazione unite ai nuovi dati economici e all’accordo sul piano di aiuti hanno ridato vigore ai listini azionari. Il Dow Jones ( + 3.43% e saldo 2021 a + 12.51%) ha sostanzialmente recuperato tutto quello perduto la scorsa ottava ed è andato a chiudere poco sopra la rialzista che ora torna ad essere livello di supporto. La sua tenuta nella prossima ottava ( transiterà sui 34415 punti) potrebbe permettere al DJ di riavvicinarsi verso quota 34800 punti e quindi ripuntare i massimi storici poco sopra i 35mila punti. I volumi del DJ sono stati inferiori a quelli della scorsa ottava ma non di molto e di poco sotto alla media. Nasdaq ( + 2.10% e saldo 2021 a + 11.30%) pur registrando ancora la peggiore performance a livello annuale, si è riportato in doppia cifra e a ridosso degli altri listini, “minacciando” con il positivo quadro grafico di poter ulteriormente allungare e quindi di ritornare ad essere il capofila ! La migliore chiusura di sempre ed il nuovo massimo storico a 14429 punti lasciano la strada aperta verso il primo target sui 15mila punti. Primo supporto rilevante sempre i 13800 punti. Poco da dire per S&P500 ( + 2.74% e saldo 2021 a + 13.97%) che apre sui minimi e chiude sui massimi con un nuovo record a 4286 punti. Il livello dei 4160 punti si conferma solido e al momento non vi sono limiti al rialzo, il primo target ovviamente il numero tondo dei 4300 punti.
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