Non traggano in inganno le variazioni percentuali inferiori all’1% sui principali listini, è stata una settimana tutt’altro che flat e con volumi in aumento in Europa ( Wall Street lunedi era chiusa per festività). Se vogliamo il piccolo incremento positivo per la settimana ( escludendo Milano) è stato un gran successo considerando tutti i fattori. Preoccupa in maniera crescente il rialzo dei contagi in tutto il mondo con la nuova variante Delta, che probabilmente non sarà neanche l’ultima. Vero che non stà comportando un ritorno ad una grossa ospedalizzazione dei contagiati, anche grazie al crescente numero di persone vaccinate, rimane tuttavia il fatto che i contagi stanno riprendendo a crescere su tutto il globo comportando un ritorno a chiusure e lockdown localizzati che potrebbero portare ad un nuovo stop alla ripartenza economica mondiale. Anche il mancato accordo dei produttori di petrolio ha contribuito ad aumentare il nervosismo sui mercati mentre è stato ben accolto il nuovo piano strategico di politica monetaria della BCE che si è data un obiettivo “simmetrico” di inflazione al 2% che però non sarà considerato un tetto massimo, allineandosi quindi alla view già espressa dalla FED. Nel fine settimana si svolge a Venezia il G20 economico mentre dalla prossima settimana ripartono le trimestrali in USA, l’insieme di questi eventi unito alla già buona reazione vista nella seduta di venerdi a recuperare gran parte dei selloff di giovedi, potrebbe dare lo spunto ad un nuovo impulso rialzista fino alla vigilia del meeting della FED di Jackson Hole di fine agosto. Molti si attendono infatti che proprio al ritorno del meeting della FED di persona verranno prese le prime decisioni relative ad un inizio di tapering con conseguente recupero del Treasury e calo dei mercati azionari. Naturalmente le variabili da considerare sono molte e quindi tale ipotesi di percorso è lungi dall’essere lineare, basta un miglioramento o un peggioramento nella curva dei contagi a far modificare il sentiment dei partecipanti al Mercato.
Seconda settimana consecutiva di perdite per Piazza Affari ( – 0.91% e saldo 2021 a + 12.68%) che comporta un testacoda del nostro listino nella classifica degli indici dal primo all’ultimo posto.
Del resto è stata una settimana difficile per i titoli Oil e bancari e guarda caso a Milano il nostro indice è pieno di titoli bancari e tra quelli Oil ENI ha un peso rilevante. Nel complesso segnaliamo che il test dei 24500 ha confermato la tenuta del supporto e che la lunga lower shadow , con volumi in aumento, segnala come per molti sia stata l’occasione per rientrare in posizione. Il nuovo piano strategico della BCE presentato venerdi potrebbe ridare slancio alle banche che potrebbero quindi aiutare il nostro listino a ritornare verso i 25500 punti e da qui ripreparare l’allungo decisivo verso quota 26mila, livello fondamentale per poter far partire l’inversione di tendenza. Come primi livelli supportivi guardiamo ai 24900 punti e successivamente ai 24500 punti.
Candela decisamente più interessante quella disegnata sul grafico del Dax ( + 0.24% e saldo 2021 a + 14.35%)
Oltre ad avere una lunga lower shadow con test e tenuta dei 15300 punti, è anche riuscita a portare a casa una chiusura appena sotto i massimi toccati a 15700 punti. Pare probabile a questo punto che nella prossima ottava Dax possa tentare un breakout dalla fase laterale sui massimi storici che dura oramai da almeno 6 settimane. Il superamento del massimo storico a 15802 punti potrebbe innescare un allungo in prima istanza verso i 16mila punti e successivamente fino al test della rialzista di medio che già fù resistenza dinamica nelle settimane precedenti al crollo Covid.
Situazione leggermente diversa a Wall Street sia per i voumi in quanto hanno avuto una settimana corta, sia per il fatto che il selloff di giovedi dei listini europei è stato parzialmente schivato in quanto i mercati hanno aperto quando oramai il peggio era passato.
Quindi ribassi contenuti contenuti giovedi e buon recupero venerdi con Nasdaq e S&P500 che hanno registrato gli ennesimi massimi storici. Buona la candela del Dow jones ( + 0.24% e saldo 2021 a + 13.93%) che dopo una apertura in linea alla chiusura precedente scende fin sotto i minimi della candela precedente perdendo anche la rialzista di supporto, salvo poi invertire la rotta e salire per andare a chiudere poco sotto i massimi di settimana e registrando la migliore chiusura di sempre. come detto per il Dax, anche Dow Jones sembra pronto per il breakout decisivo sopra i 35mila punti. Poco da dire per il Nasdaq ( + 0.66% e saldo 2021 a + 15.04%) che registra la performance migliore della settimana e prosegue nel rialzo già intrapreso da alcune settimane. Se le trimestrali in arrivo confermeranno dati positivi per le aziende tecnologiche sarà breve il nuovo record a 15mila punti e chissà che non si vadano a vedere anche i 16mila prima di Jackson Hole. Miglior indice dell’anno lo S&P500 ( + 0.39% e saldo 2021 a + 16.33%) che ha aperto la settimana in leggero gap up salvo poi chiudere subito lo spiffero e scendendo sin quasi i minimi della scorsa ottava per poi invertire e andare a chiudere a 4369 punti, 2 soli punti sotto il massimo intra e nuovo massimo storico. Primissimo supporto i 4280 punti e successivamente area 4170 punti. Area 4400 punti pare essere alla portata nel caso dovessero uscire positive le prime trimestrali che come sempre saranno quelle delle società bancarie.
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