Si è chiusa una settimana che si sapeva avesse il suo fulcro nella giornata di mercoledi per via della diffusione del dato sull’inflazione USA, dato che ci si auspicava potesse uscire come le attese a significare che il picco fosse stato raggiunto e pertanto , seppure con mille difficoltà, iniziare a ragionare su prospettive in miglioramento. Il dato è uscito invece sopra le attese a definire una situazione ancora incerta e a dare un ulteriore pathos si è aggiunta la notizia che nella seduta di giovedi il Senato italiano non avrebbe votato la fiducia ad un decreto legge del governo, portando pertanto il Premier italiano a rassegnale le proprie dimissioni. Stiamo vivendo una fase storica con una concatenazione di fatti negativi degni della penna di un grande romanziere, anche se non manca chi dietro questa serie di eventi vede le mani della cina per quanto riguarda la pandemia e della russia con l’invasione dell’ucraina e le attuali debolezze dei governi in GB, Francia ed ora Italia. Tutta una trama studiata in dettaglio o solo una incredibile serie di circostanze ? I nodi arriveranno al pettine quando nel prossimo inverno le nazioni europee si troveranno a corto di materiali energetici e dovranno chiedere sacrifici alle popolazioni, e tutto ciò dopo le restrizioni della pandemia potrebbe provocare una serie di contestazioni che potrebbero portare i governi europei a guardare con maggiore attenzione all’interno dei propri paesi perdendo di vista la situazione estera, a beneficio di russia e forse anche della cina che continua ad ammiccare a taiwan. Manteniamo sempre un faro acceso sulla pandemia in quanto i contagi non diminuiscono ma pare diminuire il buon senso della gente che sempre meno usa le semplici precauzioni come mascherine e distanza.
Pessima settimana per Piazza Affari ( – 3.86% e saldo 2022 a – 23.45%) che oltre al dato della inflazione USA paga le dimissioni del presidente del consiglio a seguito del venir meno del patto che lo aveva portato ad accettare l’incarico.
Nella prossima settimana molto probabilmente verranno elaborate alchimie per scongiurare un voto anticipato di qualche mese rispetto alla fine della legislatura, ma saranno appunto alchimie di facciata, il danno è fatto. La tenuta del supporto dei 20500 punti con volumi tornati in media ed una pronunciata lower shadow potrebbe anche illudere ma fintanto che non si torna sopra area 21800 punti tutto porta a ritenere che quel gap ancora aperto a 19822 punti verrà chiuso e anche con test del supporto sui 19680punti.
Candela interessante per il DAX
L’apertura di ottava sotto il livello di supporto la dice lunga sul quanto fosse palpabile l’attesa per il dato americano, dato che pur uscito sopra le attese non ha impedito al DAX ( – 1.15% e saldo 2022 a – 19.01%) di disegnare una candela interessante per vari motivi : seconda simil hammer, inside alla precedente , lunga lower shadow sull’area di supporto, peccato solo per i volumi in ulteriore calo. Prima resistenza i 12960 punti ma solo sopra i 13200 punti potremo avere un segnale di forza. L’area di supporto 12500/12650 al momento si mantiene forte.
A Wall Street sono iniziate le trimestrali con le banche che hanno riportato dati sostanzialmente sotto le attese.
Ciò in aggiunta al dato della inflazione uscito sopra le attese ha provocato subito prime reazioni da alcuni membri della FED e qualcuno si è già esposto a dire che servirà un incremento dei tassi di ben 100 punti base subito per arginare l’inflazione galoppante. questo ha ovviamente frenato ulteriormente i Mercati fino a venerdi quando poi sono circolate voci che invece la FED dovrebbe mantenere un incremento a 75 punti base e ciò è stato accolto dai Mercato con un sospiro di sollievo a guardare le lunghe lower shadow. Il Dow Jones (- 0.15% e saldo 2022 a – 13.90%) ha disegnato una candela ad ampio range ( oltre 1200 punti) di cui oltre 1100 di lower shadow e con volumi in deciso aumento, per quanto ancora sotto media. La tenuta in close del supporto a 31258 potrebbe essere di buon auspicio per un ulteriore allungo al rialzo verso il primo obiettivo dei 31880 punti e a seguire la resistenza dei 33260 punti. Si dovessero perdere i 31258 punti allora si tornerà a guardare verso i 29750 punti. Ampia lower shadow anche per il Nasdaq ( – 1.17% e saldo 2022 a – 26.57%) che apre e chiude sopra la rialzista di supporto e disegna una candela inside con volumi in aumento. Sempre forte la resistenza dei 12200 punti ma con la rialzista in avvicinamento ora il Nasdaq dovrà decidere cosa fare. Se rompe al rialzo il primo obiettivo sono i 12550 punti della rialzista superiore, in caso avverso invece il primo livello da guardare resta area 11360/11370 che nell’ultimo mese è rimasto un supporto valido. S&P500 ( – 0.92% e saldo 2022 a – 18.95%) chiude millimetricamente sul supporto con una lower shadow di 140 punti circa con un minimo sceso sotto al minimo della scorsa ottava ma sostanzialmente su un livello che tiene da 4 settimane. Se nella prossima settimana riuscirà a restare sopra il supporto allora primo obiettivo i 3950 punti e a seguire la resistenza dei 4020 punti. In caso avverso si potrebbe tornare a ritetare area 3715/3720.