Dati del lavoro USA forti per un giorno ed i Mercati vanno sotto scacco della FED.
Inizio di settimana positivo per i listini che orfani di Wall Street ( aperta lunedi per mezza giornata e poi chiusa martedi) hanno mantenuto l’abbrivio della scorsa ottava, salvo poi svegliarsi bruscamente con le minute della FED della riunione di giugno che non hanno fatto altro che confermare la posizione già piu volte esplicitata dal suo governatore Powell e dal successivo dato del lavoro ADP decisamente sopra le attese che ha seminato del “panico” ( tra virgolette in quanto in realtà non ci sono stati volumi da selloff) tra gli investitori presenti sui Mercati azionari. Il forte dato del lavoro americano ha scatenato le vendite sui listini sulla a questo punto certezza che nella prossima riunione ( e nelle seguenti) la FED alzerà nuovamente i tassi, ma ripetiamo fatto che era già noto da tempo. Qualcuno non ci voleva credere ? Qualcuno ha pensato di mettersi contro la FED ? Visti i volumi in realtà non molti, ma qualcuno pare sia stato preso in contropiede. Il dato dei NFP usciti sotto le aspettative nella giornata di venerdi ha riportato un filo di calma e mantenuto una positiva impostazione sui grafici che fatte salve nuove negatività potrebbero riprendere il loro trend rialzista ed archiviare la negatività di questa ottava come una occasione di ingresso.
Apertura di settimana in gap up per Milano ( – 1.60% e saldo 2023 a + 17.17%) che poi allunga oltre i 28550 punti, livelli che non si vedevano dal 2008
…per poi girarsi e perdere oltre mille punti fermandosi a 27381 e da qui recuperarne circa 400 lasciando sul grafico una candela certamente negativa ma con una lower shadow pronunciata , con volumi che si confermano sotto la media e lasciando inalterata l’impostane positiva di breve periodo con minimi e massimi crescenti. Primo supporto di rilievo i 26680 punti e prima resistenza i 28216 punti.
Meno bene il DAX ( – 3.37% e saldo 2023 a + 12.06%) che come Milano apre in gap up ma a differenza del nostro listino perde i minimi della scorsa ottava e chiude sotto il precedente supporto dei 15703 punti che ora diventano la prima resistenza.
Peralto la lower shadow non è pronunciata come quella vista sul nostro indice anche se in questo caso segnaliamo volumi in calo rispetto alla scorsa ottava. Primo supporto per l’indice tedesco i 15338 punti che se non verrano bucati lasceranno inalterato il trend rialzista in essere anche se servirà un convincente ritorno verso area 16mila punti.
«Nel mezzo di un complicato outlook economico globale, c’è un urgente bisogno che le due maggiori economie comunichino da vicino e si scambino opinioni sulle risposte a varie sfide che abbiamo di fronte» queste le parole della Yellen a colloquio a Pechino con il vice premier He Lifeng, parole che si spera possano essere seguite da fatti nell’interesse globale.
La settimana corta di Wall Street si fotografa nei volumi decisamente bassi e pertanto saranno necessarie conferme nella prossima ottava per i movimenti registrati in questa.
Il Dow Jones ( – 1.95% e saldo 2023 a + 1.77%) riperde i 34mila punti ma tiene i 33650 chiudendo a 33716 punti. Vedremo se vi sarà pronto ritorno sopra i 34mila o se invece tornerà verso il successivo supporto a 33266 punti. Meglio il Nasdaq ( – 0.93% e saldo 2023 a + 37.45%) che nonostante il breakout dei 15157 non riesce a confermarsi al di sopra in chiusura di ottava e pertanto il livello si conferma ostico da circa un mese. Vedremo se ora il listino tecnologico avrà necessità di ricaricarsi partendo da un test del supporto a 14770 o se invece riproverà da subito il breakout dei 15157 per puntare verso i 15700 punti. Settimana interlocutoria per S&P500 ( – 1.15% e saldo 2023 a + 14.57%) che disegna la sua candela nella parte superiore della candela della scorsa ottava, senza scendere al test del supporto che resta a 4368 e ripetendo uno schema già visto nelle precedenti due candele. Se si ripeterà per la terza volta nella prossima ottava dovremmo assistere ad una nuova long white che potrebbe avvicinarsi ai 4500 punti.
