Dato inflazione USA uscito sotto le attese, i Mercati festeggiano ma la FED non cambierà idea. Nasdaq100 ricalibra i pesi, cosa succederà?
Settimana positiva per i listini azionari che prima sono in modalità recupero dopo la debolezza della scorsa ottava e poi allungano all’uscita del dato migliore delle attese della inflazione americana. Dato che però non basterà a far cambiar idea alla FED sull’annunciato rialzo di luglio, vedremo pertanto nella prossima ottava se sarà stata una euforia di breve durata o se davvero i Mercati ritengono che anche dopo lo scontato rialzo dei tassi da parte della FED nella riunione del 25/26 luglio la situazione sarà tale per un a prosecuzione del trend rialzista. Peraltro lunedi 24 il Nasdaq100 (indice di riferimento che raggruppa le 100 più grandi società non finanziare quotate sul Nasdaq , quindi tecnologico puro) andrà incontro ad un ribilanciamento che porterà certamente della volatilità nel breve periodo. Il ribilanciamento si rende necessario in quanto dopo il boom della AI I dati raccolti da Bloomberg il 3 luglio evidenziano come il peso delle sei società più grandi del Nasdaq 100 (Apple, Microsoft, Alphabet, Nvidia, Amazon e Tesla) abbia raggiunto il 50,9%.Il documento sulle metodologie di calcolo del Nasdaq indica che l’influenza delle società che hanno sforato i limiti debba essere ridotta al di sotto del 40%.
In questo contesto, gli analisti di Wells Fargo stimano che Starbucks, Mondelez, Booking Holdings, Gilead Sciences, Intuitive Surgical, Analog Devices e Automatic Data Processing possano vedere il proprio peso aumentare, mentre al contrario, quello dei sei giganti precedentemente citati e di Meta Platforms dovrebbe ridursi.
Il ribilanciamento costringerà i fondi di investimento a replica passiva che seguono come benchmark il Nasdaq 100 ad adeguare i loro portafogli, vendendo azioni di quelle società il cui peso all’interno dell’indice sarà ridotto e acquistando società la cui rilevanza verrà aumentato.
Come detto quindi assisteremo il 24 luglio ad una certa volatilità a causa della industria degli ETF che dovrà ribilanciare i propri prodotti ma attenzione a pensare che ciò possa portare a trend definiti, a tale riguardo è interessante la lettura di questo articolo del Sole24Ore.
Ricordiamo che lunedi 17 sul Nasdaq100 entrerà Trade Desk al posto di Activision Blizzard, dato che la acquisizione da parte di Microsoft pare sia destinata al successo.
Bella candela disegnata dal FTSE-MIB (+ 3.18% e saldo 2023 a + 20.91%)
Chiude a 28663 nettamente sopra la ex resistenza ed ora supporto a 28216 e che lascia pertanto spazio per un ulteriore salita verso le prossime resistenze sui 29700 / 30mila e 30500, livelli del 2008. Unico disappunto è che tale importante violazione del livello sia avvenuta con volumi sotto la media ed in ulteriore calo rispetto alla scorsa ottava e pertanto passibile di veloce dietrofront.
Bene il DAX (+ 3.21% e saldo 2023 a + 15.67%) che performa meglio di Milano ma che non riesce a superare i massimi della scorsa ottava.
Vero che l’indice tedesco è ad un tiro di schioppo dai massimi storici e pertanto è in una situazione completamente diversa dal nostro indice, però una “manina” sopra il massimo precedente non avrebbe fatto male. Volumi anche qui sotto la media, primo supporto 15703 e resistenza sui massimi storici a 16427 punti.
Si riapre la stagione delle trimestrali a Wall Street e tra le prime a rilasciarle sono state JPM, Wells Fargo e Citi, tre colossi bancari.
Le prime due hanno presentato profitti in crescita mentre l’ultima ha ergistrato utili in calo ma sopra le attese di mercato e quindi sono state tutte positive. Basteranno a coprire le recenti difficoltà del settore bancario americano ? Lo vedremo solo con il succedersi delle prossime trimestrali, ma se il buongiorno si vede dal mattino…. Il Dow Jones (+ 2.29% e saldo 2023 a + 4.11%) si riporta oltre la resistenza dei 34mila punti e con la chiusura poco sopra i 34500 preme su quei 34700 che sono il bordo superiore della lunga fase laterale. dovesse riuscire ad averne ragione allora arrivare al test dei 35mila potrebbe essere una cosa veloce per poi puntare ad un ritorno sui massimi storici poco sotto i 37mila punti per fine anno. Volumi in rialzo e in media. Bene il nasdaq (+ 3.51% e saldo 2023 a + 42.28%) che torna ad essere il miglior listino e sale al test preciso della resistenza dei 15700 (superata di 20 punti) per poi chiudere a 15565 con volumi tornati in media. Sarà il listino da seguire con maggiore attenzione in quanto il ribilanciamento di cui abbiamo parlato all’inizio , seppur a gioco zero nel suo complesso, potrebbe portare ad una volatilità che ne potrebbe alterare la situazione nel breve periodo. Primo supporto i 15157 e prima resistenza i 15700. Comportamento similare per S&P500 (+ 2.42% e saldo 2023 a + 17.34%) che si avvicina al test della resistenza dei 4546 fermandosi una ventina di punti prima e chiudendo poco sopra i 4500 punti con volumi in aumento ma sotto la media. Chissà se la volatilità del nasdaq porterà un maggiore flusso verso S&P che potrebbe quindi portarsi oltre la resistenza e puntare quindi verso la successiva resistenza a 4637. Primo supporto i 4368 punti.