Si chiude l’ultima settimana completa di agosto e con essa anche l’attesa per le parole di Powell al simposio di Jackson Hole, attesa che per tutta la settimana ha condizionato i listini azionari. Tra gli aumenti dei tassi oltre le attese di Islanda e Turchia ( arrivati rispettivamente a 9,25% e al 25% ), l’arresto dell’ex presidente USA Trump ( con tanto di foto segnaletica) rilasciato su cauzione dopo circa mezz’ora, l’incontro dei Brics in Sudafrica dove il presidente russo Putin non si è presentanto temendo l’arresto da parte delle autorità sudafricane che hanno recepito il mandato di arresto internazionale a carico del capo del Cremlino, e dove i Paesi fondatori che ambiscono a contrapporsi al G7 hanno invitato a far parte del loro gruppo anche Arabia Saudita,Argentina, Egitto, Etiopia, Iran e gli Emirati Arabi Uniti, per potersi avvicinare al PIL delle Nazioni aderenti al G7 ( Se tutti e sei i Paesi invitati accettassero si arriverebbe ad una percentuale del PIL globale del 44% dei paesi G7 contro il 30% dei paesi Brics+) le attese degli investitori erano però rivolte solo a quanto si sarebbe detto nella piccola città del Wyoming, sede del simposio dei banchieri centrali. Alla fine l’attesa è finita e il presidente della FED ha tenuto il suo attesissimo discorso, tutti pronti a cercare di cogliere sfumature sulle quali poter ipotizzare quanto se e quando ci sarà un rialzo dei tassi in USA. Powell ha detto che “se servirà alzare ancora i tassi lo faremo senza indugi, la nostra volontà è di riportare l’inflazione sulla soglia del 2%. La nostra politica ci ha permesso di abbatterla significativamente ma è ancora alta e pertanto faremo di tutto per riportarla al nostro obiettivo”. Ha poi proseguito “procederemo con attenzione quando decideremo se inasprire ancora o, invece, mantenere la linea di politica monetaria invariata e attendere ulteriori dati” queste le sue parole a cui ha aggiunto una immagine che ci porta ai tempi andati quando non c’erano le attuali strumentazioni dicendo che ” navighiamo sotto un cielo stellato che però attualmente è molto nuvoloso” aggiungendo che al momento un aumento dei tassi a settembre è molto probabile ma che anche la riunione di novembre sarà molto importante, lasciando trasparire anche attenzione a cercare di evitare di entrare di forza in recessione e che se i prossimi dati fossero confortanti ( dal loro punto di vista) al meeting di settembre potrebbero anche decidere per un nulla di fatto rimandando le decisioni al meeting di novembre.
Le parole di Powell sono piaciute al Mercato o per meglio dire sono state discretamente accolte visto il grosso timore su una posizione molto più da falco del presidente della FED. Wall Street dopo il discorso si è lasciata alle spalle i minimi di seduta e un piccolo segnale di incoraggiamento viene anche vedendo i volumi sui listini americani, in leggero aumento mentre in europa sono rimasti bassi come nella scorsa ottava. La prossima settimana si entrerà nel mese di settembre, le ferie saranno agli sgoccioli per quasi tutti ed i Mecati dovrebbero tornare ad essere meno volatili.
Settimana positiva per il FTSE-MIB ( + 1,60% e saldo 2023 a + 18,99%) che seppur con volumi modesti ha tenuto i minimi della scorsa ottava ed era anche andato a superare i massimi della candela precedente.
La chiusura appena sotto la resistenza dei 28216 punti ci dice però che gli investitori, quelli operativi, sono ancora alla finestra e che attendono il ritorno alla operatività ordinaria degli altri per prendere posizione. Se Piazza Affari riuscirà a portarsi subito oltre tale livello è molto probabile che si possa tornare a vedere area 28500 prima e 29mila poi. Se invece persisteranno i timori allora prima si guarderà ai 27500 punti e poi eventualmente ai 27mila e successivamente ai 26680 punti.
Meno bene il DAX ( + 0.37% e saldo 2023 a + 12,27% )
Come Milano, si mantiene sopra i minimi della scorsa ottava ma che a differenza del listino di casa nostra non riesce a superare i massimi della candela precedente, anche per l’uscita dei dati che confermano la difficoltà della economia tedesca che non riesce a ripartire. La resistenza dei 15700 punti si è confermata forte vedendo anche la pronunciata upper shadow, vedremo nella prossima settimana, dove i volumi dovrebbero riportarsi a ridosso della media, se ci sarà un nuovo tentativo di superare tale livello o se invece ci sarà un progressivo avvicinamento al supporto dei 15338 punti.
La buona notizia a Wall Street di questa settimana è stato il fatto che nonostante i timori per le parole di Powell i supporti abbiano tenuto e tale tenuta assieme al discorso di Powell ed alla trimestrale di Nvidia riportano fiducia sui listini.
Naturalmente è presto per cantare vittoria ma certamente i dati della azienda di Santa Clara dicono chiaramente che l’intelligenza artificiale sarà un motivo dominante nel futuro e se leggiamo che Mastercard e Visa annullano gli accordi con Binance, abbandonando quindi le crypto, ecco che l’ AI potrebbe non essere solo una questione di fornitori di hardware ma un nuovo argomento di interesse globale forse anche a scapito delle criptovalute. Unico listino negativo questa settimana il Dow Jones ( – 0.44% e saldo 2023 a + 3.62%) che perde i minimi della scorsa settimana ma dopo un test del supporto dei 34mila punti trova la forza di rimbalzare per oltre 340 punti con volumi in linea alla scorsa settimana e sopra la media. Se la prossima ottava vedrà positività il DJ punterà in direzione 35mila punti, altrimenti se dovesse prevalere ancora il timore allora sarà nuovamente sotto pressione il supporto dei 34mila punti ed a seguire 33650 e 33266. Dal peggiore di settimana al migliore, il Nasdaq ( + 1,68% e saldo 2023 a 36,58%) che ritrova il supporto dei 14770 punti e che tenta anche di sfondare la resistenza dei 15157 punti, con un massimo a 15279 punti, che però si dimostra tenace e la chiusura è a 14941 punti.Volumi in aumento sul listino tecnologico anche se ancora sotto la media, ma certamente il + 12% di Nvidia in AH dopo il rilascio della trimestrale la dice lunga sull’interesse che la società ma anche tutto il settore legato alla AI suscita negli investitori. Primo supporto Nasdaq 14770 e a seguire 14384 punti, prima resistenza 15157 punti e a seguire i 15700 punti. Volumi in leggero calo per S&P500 ( + 0.82% e saldo 2023 a + 14,75%) che disegna una candela inside che si è mantenuta anch’essa sopra il supporto dei 4368 punti, ma non ha impensierito i massimi della scorsa ottava e anche la prima resistenza a 4546 pare discretamente lontana. Se il supporto dovesse cedere allora guarderemo ai 4233 punti, se invece si dovesse superare il massimo della scorsa settimana sui 4490 allora un test della resistenza diventa possibile.