Dopo la galoppata positiva della scorsa ottava era lecito attendersi una pausa di consolidamento prima di proseguire per quello che potrebbe essere un rally di Natale anticipato. Tuttavia alla fine solo la nostra Piazza Affari ha chiuso l’ottava in frazionale ribasso mentre gli altri listini hanno proseguito la loro corsa che neanche gli interventi dei governatori delle banche centrali ha smorzato. In realtà le parole di Powell e Lagarde hanno disturbato il Mercato per poche ore, giusto quelle di rendersi conto che in realtà nei loro discorsi nulla di nuovo è stato detto e che hanno solo confermato quanto si sapeva, ossia che il ciclo dei rialzi non è terminato se si mostreranno le necessità di ulteriori rialzi e che non si parla di taglio di tassi per almeno un paio di trimestri. Conferme quasi ovvie che però hanno smorzato gli ardori del Mercato per qualche ora, poi la notte porta consiglio e gli investitori hanno realizzato che in realtà era già tutto previsto. A Mercati chiusi è arrivata la doccia fredda per gli USA a cui Moody’s ha confermato la tripla A pur tagliando l’outlook e scatenando la reazione della Yellen. Vedremo lunedi alla riapertura dei Mercati se questa mossa domerà Wall Street o se anche questo tentativo sarà snobbato dal Mercato.
Guardando a casa nostra vi era il timore per il rating da parte di Fitch che invece ha confermato la sua posizione per cui ora si guarderà al ben piu importante giudizio da parte di Moody’s il prossimo venerdi 17, augurandoci che la scaramanzia venga lasciata da parte!
Graficamente per il FTSE-MIB ( – 0.59% e saldo 2023 a + 20.24%) è stata una ottava perfetta
Apertura in gap up a sostegno della voglia del Mercato di salire e poi il ritorno al test del supporto dei 28216 e quindi una ripartenza, il tutto con volumi che si confermano in media. Il superamento del massimo della scorsa ottava (28792) lancerà Milano verso ed oltre i 29mila punti puntando ai massimi di inizio agosto. A quel punto si vedrà se ci sarà la forza per un attacco a quota 30mila punti.
Da segnalare che in settimana è stato l’accordo storico per la cessione della rete telecom al fondo USA KKR, vedremo se l’azionista di maggioranza Vivendi andrà per vie legali o alla fine accetterà quanto deciso dal cda dell’azienda.
Candela doji di indecisione quella disegnata dal DAX ( + 0.29% e saldo 2023 a + 9.41%)
L’indice tedesco testa sostanzialmente sia il supporto dei 15018 punti che la resistenza dei 15338 punti per poi chiudere in leggero verde a 15234 punti con volumi in linea alla scorsa ottava. Vedremo se l’indice tedesco riuscirà la prossima ottava a portarsi sopra la citata resistenza dei 15338 punti o se invece resterà in laterale dopo le parole del DSR di Intesa ” l’industria tedesca sta vivendo una crisi che ha ben pochi precedenti. l’output del manifatturiero è ancora lontano dai livelli pre-covid mentre il settore delle costruzioni risente dell’aumento dei tassi d’interesse. Le prospettive per la domanda restano deboli per cui una vera ripresa nell’industria è ancora lontana.”Restano pertanto da monitorare i livelli di supporto a 15018 e a scendere 14630 e quindi il supporto dei 14409 punti. Se si superassero i 15338 punti allora saranno i 15703 punti il nuovo test.
La scorsa ottava i listini di Wall Street avevano chiuso ai rispettivi test delle resistenze e vi erano ampie possibilità per un rifiato in questa ottava ed invece Wall Street ha proseguito con il piede sull’acceleratore ed ha chiuso la settimana sui massimi nonostante le parole di Powell.
Vedremo la prossima settimana se il giudizio di Moody’s incrinerà la fiducia degli investitori o se questi restano convinti che il peggio sia oramai alle spalle e che quindi sia il momento giusto per tornare con convizione sui mercati azionari. La notizia che la prossima settimana a San Francisco vi sarà un incontro XI Biden ha portato fiducia che le due superpotenze economiche possano trovare degli accordi che permettano ad entrambi di giovarne, la Cina che è entrata in deflazione e che non cresce piu ed ha bisogno degli USA e quest’ultimi che entrano nell’anno della elezione presidenziale e pertanto hanno necessità di concentrarsi sui fatti di casa e di allontanare nel tempo le problematiche che un inasprirsi dello scontro con la Cina potrebbe aprire. Dow Jones ( + 0.65% e saldo 2023 a + 3.43%) si riporta sopra i 34mila punti che adesso diventano il primo supporto e può allungare lo sguardo verso area 35mila. Meglio il Nasdaq ( + 2.84% e saldo 2023 a + 41.95%) che supera di slancio la resistenza dei 15157 punti, adesso primo livello di supporto, e si porta verso la resistenza dei 15700 punti fermandosi a 15529 punti. Resistenza dei 15700 che in precedenza si era mostrata decisamente tenace, vedremo se sarà questa la volta buona per andare oltre e ripuntare i 16mila punti, solo i volumi in media ma in decremento lasciano un piccolo dubbio. Conferma oltre la resistenza anche per S&P500 ( + 1.30% e saldo 2023 a + 15.00%) che ora tiene i 4368 come primo supporto e che allunga lo sguardo verso la resistenza dei 4546 punti.