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Si è chiusa la 54 edizione del Wef di Davos ed è stata una settimana molto interessante sotto molti punti di vista, per quanto detto pubblicamente nei vari incontri organizzati con molte ed importanti autorità mondiali di vari settori ed anche per quanto non detto ma di cui si è parlato negli incontri riservati tra le stesse personalità.

Una occasione per poter fare un punto della situazione a livello globale e dove anche i Mercati hanno preso atto di alcune situazioni che probabilmente avevano non correttamente valutato o forse avevano anteposto alla realtà la speranza. Molto interessante la giornata dedicata all’Intelligenza Artificiale ed a tutte le possibili conseguenze e convergenze che l’introduzione della AI nella vita di tutti i giorni porterà in un prossimo futuro nelle nostre vite e la reazione dei Mercati è stata evidente basta andare a vedere il Nasdaq100 come ha reagito ed alla maggioranza dei titoli strettamente legati alla materia, citiamo Nvidia, AMD, Microsoft , Alphabet, Qualcomm giusto per dare qualche nome e di come siano saliti nelle ultime sedute della settimana. La parte del leone l’hanno però fatta gli incontri sulla situazione economica e sulle prospettive future, tavole rotonde ed interviste che hanno chiarito, se mai ce ne fosse stato bisogno, che la FED taglierà i tassi tre o forse quattro volte nel corso del 2024 come già detto a fine 2023 e che nella prima riunione del 2024 il prossimo 31 gennaio potrebbe dare qualche ragguaglio in più sull’inizio di tale percorso. Decisamente meno possibilista su tagli a breve termine è stata la Lagarde che ha confermato la linea attuale di tassi alti anche se poi verso la fine della settimana ha aperto una porticina per un primo taglio all’inizio dell’estate, sempre a patto che i numeri che da qui ad allora usciranno lo permetteranno. In ogni caso la prossima settimana ci sarà il primo incontro della BCE e Lagarde e soci potranno esporre nuovamente il loro pensiero. Molti banchieri presenti a Davos hanno confermato che al momento abbassare i tassi potrebbe essere un rischio e che sarebbe meglio attendere ulteriori riscontri dall’economia prima di avviare la riduzione del costo del denaro, ma ovviamente era come chiedere all’oste se il proprio vino è buono! Ridurre i tassi comporta un minor gettito a favore delle banche per cui la loro posizione è abbastanza ovvia e scontata. Interessante a riguardo invece le parole dell’AD di Intesa Messina che ha confermato in sostanza la view per cui sarebbe meglio attendere ulteriori conferme prima di iniziare a tagliare i tassi, almeno in area Euro, ma che per loro come gruppo l’avvio di tale manovra sarà foriera di ulteriori guadagni piuttosto che di perdite in quanto avendo in gestione un enorme patrimonio, con il riaprirsi della stagione degli investimenti l’allocazione di queste somme genererà un flusso di commissioni che compenserà ampiamente il mancato introito dovuto ai tassi elevati. Se FED e BCE iniziano a parlare piu o meno apertamente di inizio di taglio dai tassi, questo resta un argomento tabù per la BOE in quanto i dati di dicembre hanno evidenziato una recrudescenza dell’inflazione e pertanto qualsiasi allentamento della politica monetaria è al momento fuori luogo. In GB sono molte ed in aumento le voci che vedono nella Brexit il principale colpevole di questa grave crisi anche se per il momento non si parla di fare marcia indietro.

Prima settimana negativa per il 2024 e Piazza Affari ( – 0.61% e saldo 2024 a – 0.22%) perde quanto di buono aveva fatto sin qui.

Nonostante il listino milanese sia pieno di titoli bancari che continueranno a macinare soldi con il mantenimento dei tassi elevati questi non sono bastati a salvare il FTSE-MIB dal rosso della delusione sulle conferme della BCE a rimanere sulla linea dura dei tassi elevati. E se andiamo a guardare l’emblematica seduta di venerdi su un timeframe basso vedremo come l’intera mattinata sia trascorsa in uno stretto range di un centinaio di punti per poi lasciare lo spazio ad una discesa “controllata” con l’apertura di Wall Street che poi dopo la chiusura dei listini europei ha invece virato al rialzo. Del resto dopo il forte rally di fine 2023 era lecito attendersi un inizio di 2024 soft. Vedremo nella prossima ottava se la forte chiusura americana e le parole della prima riunione della BCE sapranno ridare slancio a Milano ed ai listini europei. Primo supporto i 29600 punti e prima resistenza i 30500 punti

Analisi tecnica FTSE-Mib settimanale alla chiusura del 19/01/2024
Analisi tecnica FTSE-Mib settimanale alla chiusura del 19/01/2024

Peggio di noi ha fatto il DAX ( – 0.89% e saldo 2024 a – 1.17%) che scende al test del supporto per poi recuperare parzialmente.

Del resto il PIL tedesco ha confermato la recessione tecnica pur avendo registrato un calo dello 0.3% a fronte di un 0.4% atteso, in ogni caso un valore negativo. Vedremo se anche l’indice tedesco beneficerà del finale di seduta di Wall Street e si allontanerà prontamente dal primo supporto posto a 16325 punti e a riportarsi in prossimità di quei 17mila punti il cui superamento sancirebbe nuovi massimi storici.

Analisi tecnica DAX settimanale alla chiusura del 19/01/2024
Analisi tecnica DAX settimanale alla chiusura del 19/01/2024

Iniziano le primarie repubblicane e Trump stravince in Iowa ed ottiene l’ammissione alle primarie nello stato di Washington, inoltre ha già ottenuto il ritiro di un paio di sfidanti e il sostegno del candidato Scott.

Pare che solo la coppia De Santis Haley possa contrastarlo ma se i due non troveranno un accordo tra loro lasceranno strada facile al tycoon ed ex presidente. Wall Street nonostante la settimana corta per via della festività di lunedi e la debolezza delle prime sedute della settimana reagisce poi bene alle parole provenienti da Davos su economia ed AI e chiude l’ottava con tre nuovi massimi storici. Il Dow Jones ( + 0.72% e saldo 2024 a + 0.46% ) trova la sua prima settimana positiva ma tanto basta per portarsi in territorio positivo per l’anno in corso e registra un nuovo massimo storico a 37933 punti chiudendo poi a 37863 che resta in ogni caso la migliore chiusura di sempre. Con questa sono 5 le settimane del DJ sopra il supporto dei 36969 punti e vista la buona chiusura potrebbe anche essere che nella prossima ottava lo vedremo lasciare la fascia di congestione laterale sui massimi storici  avvicinandosi ad area 38mila punti. Poco da dire per il Nasdaq ( + 2.85% e saldo 2024 a + 2.90%) che con una imperiosa candela strappa al rialzo sopra i 17mila punti e si spinge fino al record di 17317 punti per poi cederne solo 3 in chiusura. Le parole di Davos hanno messo le ali al listino tecnologico che pregusta un 2024 da leccarsi i baffi. Primo supporto i 16612 punti , peraltro testato, prossima resistenza la rialzista in area 17600 punti. Arriva anche il nuovo massimo storico di S&P500 ( + 1.17% e saldo 2024 a + 1.47%) a 4842 punti e anche lui chiude solo 3 punti sotto a dimostrare come la fine della settimana sia stata di assoluta forza per i listini americani. Primo supporto i 4774 punti della rialzista mentre la prima resistenza è una vecchia rialzista che per la prossima settimana transiterà sui 5090 punti, livello al momento che pare a distanza di sicurezza.

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