Non migliora il sentiment sui Mercati in quanto non vi sono sostanziali modifiche nel decorso del conflitto in Ucraina e della pandemia. I listini europei si adeguano come prevedibile allo scrollone patito da Wall Street in chiusura della scorsa ottava e poi tutti assieme hanno registrato nuovi minimi, in realtà i listini europei sono rimasti leggermente sopra i minimi della scorsa settimana, obiettivo non conseguito da Wall Street. Lunedi è il tanto atteso 9 Maggio, data che per un pò pareva potesse essere la data nella quale la Russia avrebbe posto fine alla sua “operazione militare speciale” ( ricordiamo che la Russia non ha mai dichiarato ufficialmente guerra all’Ucraina) ma l’attuale situazione sul campo non pare permettere all’invasore di potersi sedere ad un tavolo di pace ponendo le sue condizioni, non avendo di fatto ottenuto molto. Di questa situazione ha colto la palla al balzo l’Ucraina rendendosi disponibile a trattare la pace ponendo come condizione il ritorno alla situazione del 23 febbraio scorso, concedendo quindi la Crimea ma non i territori del Donbass. I timori sono per un clamoroso allungamento dei tempi di quello che per Mosca doveva essere una sorta di guerra lampo e che invece inizia ad avere i contorni di un conflitto infinito. Ovviamente tutto ciò non giova all’economia globale, già appesantita dalle problematiche legate alla pandemia e con la stagflazione all’orizzonte. Segnali di malessere anche dalla Politica con alcuni avvenimenti che devono essere presi in considerazione, citiamo il veto dell’Ungheria all’embargo del petrolio russo all’interno della UE, la sospensione da parte di alcuni giganti tech cinesi ai rapporti con aziende russe nonostante Pechino mantenga ottimi rapporti con Mosca e non ultimo le scuse di Putin ad Israele per le parole di Lavrov, fatto abbastanza increscioso tra i due che porterà inevitabilmente degli strascichi.
Peggior listini di settimana Piazza Affari ( – 3.20% e saldo 2022 a – 14.16%)
Dopo un tentativo di riportarsi al test della resistenza decennale dopo aver superato i massimi della scorsa ottava, si è poi girato al ribasso riperdendo subito i 24080 appena riconquistati ed andando a chiudere l’ottava a 23475 punti, dopo un minimo a 23320, una manciata di punti sopra il minimo della scorsa ottava. Volumi in leggero aumento anche se ancora sotto la media e ci si avvicina molto al doppio livello supportivo 23130/22880 punti e successivamente area 22500 punti. Prima resistenza torna ad essere il livello dei 24080 e a seguire l’ormai noto 24558.
Sostanzialmente lo stesso copione per il DAX ( – 3% e saldo 2022 a – 13.92%)
Dopo aver superato i massimi della scorsa ottava si avvicina al test dei 14400 punti per poi invertire la marcia e chiudere a 13674 dopo un minimo a 13592, anche questo superiore al minimo della scorsa ottava a 13566 punti. Unica differenza con Milano i Volumi che sono stati in decremento rispetto alla settimana precedente, tornando seppur di poco sotto la media. Primo supporto di rilievo restano i 13200 punti mentre il primo livello di resistenza restano i 14130 punti. Vedremo se l’apertura di Zelensky alla Germania, con l’invito al presidente ed al cancelliere di recarsi in visita a Kiev potrà migliorare i rapporti tra loro e ridare quindi slancio al listino tedesco.
Il presidente Biden prepara un nuovo pacchetto di aiuti per l’Ucraina e il presidente della Duma ( il parlamento russo) dice che gli USA oltre a fornire armi forniscono all’ Ucraina anche informazioni di “intelligence”al fine di colpire obiettivi russi e pertanto gli americani partecipano al conflitto. Wall Street arretra ancora sui timori di ritrovarsi invischiata in una guerra non dichiarata e non voluta e alle prese con una inflazione decisamente elevata e si porta sui minimi annuali. Minimi annuali che solo il Dow Jones ( – 0.23% e saldo 2022 a – 9.46%) non registra lasciando in ogni caso una candela doji sul grafico con una upper shadow decisamente piu marcata della lower shadow. DJ era riuscito a riportarsi oltre resistenza dei 34mila punti a seguiti della euforia post FED salvo poi rimangiarsi tutto e chiudere poco sotto la parità con volumi in leggero decremento ma sempre sopra la media. Decisamente peggio il Nasdaq ( – 1.25% e saldo 2022 a – 22.22%) che nonostante un allungo sopra i 13500 punti non riesce a confermare in close neanche il minimo della scorsa ottava scivolando sino ai 12522 per poi chiudere a 12693 punti. Il listino tecnologico è prossimo al test dell’area di supporto 12200/12250 punti dove trova sia un livello statico che un livello dinamico. Volumi confermati sopra la media. S&P500( – 0.20% e saldo 2022 a – 13.49%) che disegna una candela come il DJ e che prova a tenere la rialzista per quanto la chiusura sia leggermente al di sotto. I minimi sono andati quasi al test della chiusura del gap di inizio aprile 2021 e a questo punto pare inevitabile la chiusura dello stesso a 4020 punti, auspicando poi un pronto recupero.