Era la settimana del dato Non Farm Payrolls e l’attesa è stata veramente spasmodica ed il dato sorprendente ! Il Treasury potrebbe aver toccato il top mentre per le auto elettriche i conti fanno flop.
Settimana importante quella che si è appena conclusa sui Mercati, con la lunga attesa per il dato dei NFP USA che ha snervato oltre misura gli investitori che non si aspettavano di certo un dato cosi forte ed importante e che ha provocato un immediato incremento di volatilità sui listini. Come vedremo dai grafici e come spiegato anche nel video specifico su Piazza Affari poi le cose si sono stabilizzate e Wall Street è andata a chiudere nettamente in positivo. Certamente le dinamiche del Mercato non sono semplici da comprendere, men che meno in questo periodo ma alcune osservazioni potranno essere di aiuto per orientarsi : Le Banche Centrali sono oramai arrivate al picco della fase di rialzo dei tassi, probabile un nulla di fatto nella prossima riunione di BCE e FED per tenersi l’eventuale ultimo rialzo nella riunione successiva nel caso che lo ritengano ancora necessario. Di conseguenza il treasury USA dovrebbe aver toccato il picco di rendimento e quindi , come dice Larry Fink, il CEO di Blackrock , “chi non ama il rischio può ottenere un comodo 6% di rendimento ma a chi ha pazienza consiglio azionario al 100% “. Sono parole importanti dette da lui e ragionando sul dato NFP uscito venerdi si può leggere tra le righe che l’economia USA, pur in mezzo a molteplici situazioni negative e ad un anno dalle elezioni presidenziali con una lotta senza quartiere tra democratici e repubblicani, riesca ancora a macinare numeri positivi mantenendo il tasso di disoccupazione al 3.8%. Ovviamente non sono tutte rose e fiori, citiamo solamente il settore delle auto dove persiste lo sciopero del sindacato UAW e ancora le difficoltà di molte aziende di auto EV , ultima in ordine Rivian ma l’elenco è lungo, che continuano a perdere soldi ( rivian perde oltre 30mila dollari per ogni auto EV prodotta, quasi quanto Ford) e la stessa Tesla decide un ulteriore taglio dei prezzi di alcuni suoi modelli per invogliare gli acquisti e poter raggiungere il target di auto vendute nel 2023. In ogni caso Elon Musk , che rimane sempre al centro delle news soprattutto per X l’ex twitter, incassa l’interesse di Intesa che investe in space X
Peggior listino di settimana il nostro FTSE-MIB ( – 1.53% e saldo 2023 a + 17.31%)
Milano perde malamente la rialzista ed il supporto statico dei 28216 punti scendendo sotto i 27150 punti, livello dal quale è poi riuscito a rimbalzare chiudendo sopra i 27800 punti con volumi tornati sopra la media. Nel complesso la candela non è decisamente delle migliori ma come detto nel video apposito alla fine potremmo ancora essere fiduciosi per un pronto recupero dei 28216 con un primo ostacolo sui 28500 punti. In caso di ulteriore peggioramento il primo supporto a cui guardare sono i 26680 passando per i 27250 che sul giornaliero hanno arrestato la discesa.
Candela similare per il DAX ( – 1.01% e saldo 2023 a + 9.38%)
perde il supporto dei 15338 punti ma testa con successo quello dei 15mila da cui rimbalza andando a chiudere oltre i 15220 punti, con volumi che però sono rimasti in media se non poco sotto. Al momento primo supporto i 15018 e prima resistenza i 15338 con l’economia tedesca che ancora fatica a ritrovare il suo ruolo di “treno d’europa” ma teniamo a mente che il DAX è sempre poco sotto i massimi storici mentre Milano…….
Negli Stati Uniti in settimana è stato sfiduciato per la prima volta nella loro storia lo speaker della Camera
… reo di aver trovato un accordo per allontanare di 45 giorni lo shutdown federale, ma in realtà è solo una manovra di forza da parte di Donald Trump che ora si candida a quella sedia. L’ex presidente USA che vorrebbe ricandidarsi alle prossime elezioni presidenziali, anche per evitare i guai giudiziari che lo vedono coinvolto, sta facendo di tutto per rimanere al centro dell’attenzione mediatica e attirare i voti di molte minoranze che lo potrebbero vedere come la soluzione a tutti i mali. Vero o falso rimane il fatto che ora gli USA si stanno trasformando in un campo di battaglia senza quartiere tra le due fazioni e certamente non vi sarà beneficio per nessuno se non si troverà quanto prima un chiaro accordo tra le parti. Sorprende quindi che con questa situazione politica, con una situazione finanziaria in bilico se non si troverà accordo ed impedire lo shutdown federale, l’economia reale continui a produrre posti di lavoro e riesca a mantenere al 3.8% il tasso di disoccupazione. Wall Street nonostante tutto registra solo il Dow Jones ( – 0.29% e saldo 2023 a + 0.79%) in negativo e con una candela simil hammer sul supporto dei 33266 punti, che potrebbe dire che nuovamente questo livello riesce a tenere. Se venisse confermato e si superassero i 33650 nella prossima ottava ecco che i 34mila punti verrebbero nuovamente messi nel mirino come obiettivo per la settimana seguente. Nel caso invece in cui i 33266 venissero perduti allora dovremo guardare area 32580 punti e a seguire i lontani 31258 punti e successiva chiusura gap a 31110 punti. Miglior listino di settimana il Nasdaq ( + 1.75% e saldo 2023 a + 36.87%) che si riporta sopra i 14770 punti e si ferma poco sotto i 15mila dopo averli anche superati. Prima resistenza i 15157 punti per poter puntare nuovamente ai 15700 che questa estate si sono dimostrati invalicabili. Primo supporto ora i 14770 e a seguire i 14384 e subito sotto passa un supporto dinamico. Volumi in ogni caso che restano sotto la media sul listino tecnologico. S&P500 ( + 0.47% e saldo 2023 a + 12.22%) disegna una seconda candela che testa con precisione il supporto e poi chiude nella parte alta del range, non distante dalla resistenza dei 4368. Solo con il ritorno sopra tale livello l’indice più seguito al mondo potrà tornare a guardare verso i 4500 ed oltre per puntare ad un ritorno in area 4800 per la fine dell’anno. Volumi sopra la media, unico listino in USA.
