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Cina, banche centrali e…nuovi record !!

Settimana positiva per i listini azionari con l’europa che recupera lo svantaggio mostrato la scorsa ottava rispetto a Wall Street e che al momento porta sia Milano che Dax ad una performance a doppia cifra per l’anno in corso. La settimana era iniziata con il viaggio del presidente cinese Xi in europa e che aveva in agenda incontri con Francia, Serbia ed Ungheria, ossia i paesi che non hanno mai tagliato i ponti con Pechino. La Cina ha bisogno di riallacciare i rapporti commerciali con il vecchio continente, di far entrare in vigore quel trattato sugli investimenti EU – Cina fortemente caldeggiato dalla allora cancelliera tedesca Merkel, ma mai ufficialmente partito per le successive “ingerenze” dell’EU negli affari interni cinesi ( leggasi persecuzione alla minoranza Uiguri). Il presidente cinese però ha ben compreso che la linea dell’europa, dettata dalla Von der Leyen , non è amichevole quanto lui vorrebbe. Nella tappa francese il presidente cinese ha avuto colloqui con Macron , che caldeggia i rapporti bilaterali forse anche con il secondo fine di convincere la Cina a “mollare” la Russia e con ciò a porre fine la crisi in est europa. Al presidente francese evidentemente brucia ancora il trattamento ricevuto a Mosca quando vi si recò subito dopo l’invasione e Putin lo ricevette si ma ad un tavolo lunghissimo per tenerlo lontano ! A Parigi però il presidente cinese ha trovato anche la presidente della commissione europea che ha confermato a Xi la linea dura contro la Cina e contro la concorrenza sleale che il paese del dragone attuerebbe nei confronti delle aziende europee. Nel suo discorso la Von der Leyen ha ricordato di essersi recata in Cina due volte lo scorso anno in quanto l’EU vuole buone relazioni con la Cina ma si devono trovare accordi ben precisi per evitare incomprensioni. Il presidente francese ha voluto invitare la Von der Leyen ( e pare anche Scholz) per una cautela politica, era evidente lo scopo di Xi di voler trattare con i singoli stati europei seguendo la sua politica di poter dettare legge nei rapporto bilaterali, cosi il presidente francese pur essendo molto incline ad accordi diretti ha voluto evitare di mettersi in cattiva luce in ambito continentale. Naturalmente diversa la situazione in Serbia ed Ungheria dove la Cina ha raccolto molti accordi commerciali vantaggiosi. Sarà interessante capire ora se Macron lavorerà la UE ai fianchi per favorire Xi ( e la sua personale rivalsa) o se invece l’EU rimarrà compatta ( e la mancata presenza di Scholz sembra voler confermare questa ipotesi). La Bank of England ha confermato i tassi ma due membri su nove hanno votato per un taglio immediato e questo indica chiaramente che la BoE si prepara al primo taglio nella prossima riunione. La banca centrale svedese invece dopo ben 8 anni ha tagliato i tassi portandoli al 3.75, vedremo se sarà una anticipazione per il primo taglio da parte della BCE, atteso a giugno. Del resto si susseguono le dichiarazioni di membri del consiglio direttivo della BCE, l’ultima parla di possibili tre tagli nel 2024 e forse anche di quattro. Tornando a Londra si segnala che il Regno Unito esce dalla recessione con il Pil del primo trimestre cresciuto dello 0.6% dopo che nei due trimestri precedenti aveva prevalso il segno meno. Non solo fine della recessione ma anche nuovo massimo storico per il FTSE100 a 8455 punti dopo la votazione della BoE che come detto dovrebbe iniziare a tagliare i tassi dalla prossima riunione ridando slancio all’economia.

Settimana positiva per Milano ( + 3.05% e saldo 2024 a + 14.19%)

recupera completamente la candela negativa della scorsa ottava ed anzi si porta anche oltre il massimo di due settimane fà, dato importante considerando i dividendi che si stanno staccando in queste settimane. Unica nota negativa restano i volumi che continuano ad essere sotto la media e non accompagnano la crescita. si conferma il livello di supporto dei 33423 punti mentre ora la resistenza torna ad essere il massimo di periodo poco sotto i 35mila punti. Resistenza che dovrà fare i conti con i 21 dividendi che verranno staccati lunedi 13 maggio anche se in realtà il dividend day pesante sarà lunedi 20 maggio quando sarà la metà dei titoli del FTSE-MIB a staccare.

Analisi FTSE-Mib Settimanale alla chiusura del 10/05/2024

Miglior listino di settimana il DAX ( + 4.28% e saldo 2024 a + 12.07%)

con una bella candela di forza accompagnata da volumi in media ed in aumento rispetto alla scorsa ottava è salito a registrare il nuovo massimo storico a 18845 punti per poi chiudere a 18772 appena sopra la rialzista che ora diventa primo livello supportivo. Se per Londra il nuovo massimo storico ha coinciso con l’uscita dalla recessione e con il prossimo taglio dei tassi, la situazione tedesca è diversa in quanto il dato della produzione industriale è uscito in calo dopo i due precedenti forti aumenti. Leggendo però i commenti di alcuni economisti in ambito europeo si evince che il dato deve essere valutato assieme a quelli precedenti e che nel complesso la ripresa dell’economia tedesca è in ripresa ma che il percorso sarà lungo e non vi sarà una inversione a V ma sarà un recupero graduale. Graficamente possiamo dire che se dovesse perdere la rialzista il supporto successivo sarà in area 18230 punti, mentre al momento il Dax non ha resistenza sul suo cammino.

Analisi DAX Settimanale alla chiusura del 10/05/2024

Non c’è due senza tre e cosi Wall Street inanella la terza settimana di rialzi e si riporta con i suoi listini sopra le prime resistenze.

Proseguono le trimestrali dove le aziende portano buoni risultati ma guidance caute e spesso al Mercato ciò non piace, del resto la situazione geopolitica è discretamente tesa per cui è comprensibile tale punto di vista. Prosegue il braccio di ferro tra USA ed Israele sulla situazione di Rafah mentre proseguono nell’ombra i preparativi per la battaglia elettorale per decidere chi sarà il prossimo presidente americano. La FED per bocca di alcuni suoi funzionari fà sapere che per il momento non vi è da attendersi a breve un taglio dei tassi, quasi a voler sottolineare che la positività del Mercato sia fuori luogo. Eppure Wall Street sale e pare voler proseguire nel rialzo e tornare in area massimi storici che in realtà sono oramai molto vicini e che teoricamente sarebbe possibile testare già nella prossima ottava. Bene il Dow Jones ( + 2.16% e saldo 2024 a + 4.84%) miglior listino di settimana a Wall Street che è salito a chiudere il gap sul giornaliero che avevamo segnalato nella precedente analisi e chiude sopra i 39500 ( 39512 per la precisione) dopo aver segnato un massimo a 39579 punti. Il massimo storico a 39889 punti di marzo è vicino ma lo è anche l’affascinante traguardo dei 40mila punti. Resta il supporto in area 37750 a fare da baluardo ad eventuali negatività. Apertura di settimana forte per il Nasdaq ( + 1.51% e saldo 2024 a + 7.94% ) che lascia alle spalle un piccolo gap e che poi trova resistenza sulla dinamica segnalata la scorsa settimana e che alla fine è stata violata in chiusura a 18161 dopo un massimo a 18247 punti. Vedremo se nella prossima settimana prevarrà la voglia di salire verso la resistenza successiva che sarà sui 18660 punti ( e quindi in area nuovi massimi storici) o se invece prevarrà la voglia di andarsi a levare quel fastidioso spiffero rimasto aperto alle spalle. Primissimo livello di supporto adesso è la rialzista appena superata, a seguire la solita area 17mila. Situazione graficamente simile per S&P500 ( + 1.85% e saldo 2024 a + 9.49%) con tanto di piccolo gap up e chiusura poco sopra la resistenza segnalata e volumi sotto la media.
Primissimo supporto la rialzista appena violata e prima resistenza i 5265 punti del massimo storico che potrebbe essere ritoccato già nella prossima ottava.

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