Seconda settimana di agosto e seconda settimana di segno meno sui principali listini se escludiamo il frazionale rialzo del Dow Jones. Gli operatori seguono le vicende dei Mercati ma pensano anche a godersi qualche giorno di vacanze e cosi accade che alcuni eventi passino in sordina mentre su altri si vengono a concentrare i riflettori. Il presidente USA Biden torna a dare un giro di vite firmando un ordine esecutivo che limita gli investimenti americani nell’Hi-Tech in Cina temendo che la delocalizzazione in massa per ovvi motivi economici permetta in qualche modo alla Cina di ottenerne dei vantaggi sotto forma di know-how, infatti Biden sostiene che alla base della sua decisione ci siano minacce alla sicurezza nazionale. La stessa Cina che non cresce quanto ci si aspetti ( ma non era pensabile che continuasse a crescere a doppia cifra all’infinito !) e che ora si trova in deflazione con il grosso problema del mercato immobiliare, della persistente riduzione di acquisti dall’estero e da un calo del consumo interno. Accanto a questa situazione USA Cina in questa settimana registriamo anche la ampiamente discussa manovra del Governo italiano che ha deciso di tassare gli extraprofitti delle banche, argomento che ha portato sul nostro Paese gli occhi della intera comunità finanziaria mondiale, comunità che si è chiaramente espressa sull’argomento e che ha portato immediatamente ad una revisione della portata di tale decisione. A tal proposito segnaliamo come proprio Piazza Affari sia stato l’unico listino a registrare volumi ben oltre la media in un periodo dove generalmente i bassi volumi permettono la “solita” volatilità dei mercati in modalità ferie.
Settimana negativa per il FTSE-MIB ( – 1.09% e saldo 2023 a + 19.27%)
Dopo l’apertura in linea con la chiusura precedente ha poi violentemente bucato il supporto dei 28216 punti a seguito della decisione di tassare gli extraprofitti delle banche. Decisione che ha portato Milano ad affondare fin sotto i 27800 punti e che molto probabilmente ha pagato oltre il dovuto per errati metodi di comunicazione al Mercato. Rimane il fatto che a fine settimana Piazza Affari abbia chiuso sopra il supporto dei 28216 punti, con volumi ampiamente sopra la media e con una importante lower shadow a dimostrazione che i compratori abbiano ritenuto interessante l’opportunità d’acquisto.Vedremo se nelle prossime settimane il supporto si manterrà tale anche se ricordiamo che la prossima ottava avrà la chiusura per festività di martedi e che la seduta di lunedi sarà con molta probabilità una seduta con bassissimi scambi.
Settimana debole anche per l’indice tedesco DAX ( – 0.75% e saldo 2023 a – 13.71%)
A differenza di Milano tiene il supporto dei 15700 punti e chiude con una candela di sostanziale indecisione, con una upper shadow piu pronunciata rispetto alla lower. Se il supporto terrà è probabile una prosecuzione della fase laterale nel range 15700 – 16mila punti prima che arrivi lo spunto necessario per riportarlo verso i massimi storici oltre i 16500 punti.
Proseguono le trimestrali a Wall Street e pesa ancora l’onda lunga di Fitch, anche se qualcuno ha spostato l’attenzione sui dati della inflazione che è uscita sotto le attese ma in ogni caso in aumento rispetto alla precedente rilevazione.
Continua a rimanere diviso il sentiment su cosa deciderà di fare la FED a Settembre e con molta probabilità ad oggi neanche Powell ed i suoi collaboratori potrebbero dire con certezza quella che sarà la loro decisione, mancano ancora molte settimane al meeting e molti dati devono ancora essere rilevati affinchè si possano formare una idea precisa della situazione economica del Paese. Certamente le nuove restrizioni appena firmate dal presidente Biden non aiuteranno in quanto obbligano le aziende HT USA a ridurre la delocalizzazione e quindi ad andare incontro ad un maggior costo della manodopera sul proprio territorio. Unico listino positivo il Dow Jones ( + 0.61% e saldo 2023 a + 6.44%) che tiene grosso modo i minimi della scorsa ottava e cerca di attaccare nuovamente la resistenza dei 36658 punti senza successo e lasciando sul grafico una candela con evidente upper shadow, con volumi in media. In ogni caso una chiusura positiva rispetto alla scorsa ottava mentre il Nasdaq ( – 1.61% e saldo 2023 a + 37,37%) registra la peggiore performance di settimana andando anche a perdere il supporto dei 15157 punti e puntando dritto verso il successivo livello di supporto dei 14770 punti. La eventuale tenuta ed un pronto ritorno sopra i 15157 punti potrebbe con facilità permettere al listino tecnologico di riguardare con fiducia verso i 15700 punti, ma sarà da capire bene la portata della nuova ordinanza restrittiva firmata da Biden. Se sarà principalmente una cosa dimostrativa nei confronti della Cina o se avrà effettivi contraccolpi per la produzione delle major tech a stelle e strisce. A mezza via si pone S&P500 ( – 0.31% e saldo 2023 a + 16,27%) che chiude in frazionale ribasso con volumi in netta contrazione e rimane ampiamente sopra il livello di supporto dei 4368. Come scritto nelle scorse settimane la doppia resistenza statica e dinamica si sta facendo sentire ed è pertanto probabile che un nuovo tentativo di allungo verso ed oltre i 4600 punti possa avvenire quando tra le due resistenze si verrà a creare un minimo di spazio.