Settimana Santa e mercati che chiudono l’ottava al giovedi in vista del ponte pasquale che li vedrà riaprire il prossimo martedi in europa e lunedi in USA. La settimana corta ha portato ovviamente ad una contrazione dei volumi nonostante il deciso rialzo che si è registrato su tutti i listini che seguiamo. Sul versante sanitario si registrano rallentamenti nei contagi in Italia mentre nel resto d’europa la curva è ancora in salita, anche la Svezia che aveva deciso per una politica di mantenimento delle aperture ora corre al riparo e chiude tutto…..purtroppo per loro non hanno saputo cogliere le esperienze fatte da chi era stato investito dal problema prima di loro. Negli USA la situazione viene dichiarata sotto controllo ma riteniamo che la realtà sia differente, anche perchè il solo stato di New York registra un decimo dei contagiati di tutto il mondo. Mancano inoltre i numeri dell’Africa dove i controlli non sono molto estesi, mentre di positivo si registra la riapertura della città di Wuhan alla vita normale. Dal punto di visto economico in settimana si è avuto un nuovo forte stanziamento da parte della FED, nell’ordine di trilioni di dollari, mentre in Europa è andata in scena una riunione dell’eurogruppo che poteva e doveva dare un forte segnale di coesione e solidarietà ma che si è risolta in un braccio di ferro durato fin troppo. La Comunità Europea ha perso una occasione per dimostrarsi “comunità”. OIL sulle montagne russe per tutta la settimana in attesa dell’auspicato accordo dell’ OPEC+ e al momento della conferma di tale accordo è partito il piu classico dei sell-on-news !
Dopo la brutta candela della scorsa ottava, Piazza Affari (+7.54% e saldo 2020 a -25.03%) reagisce
Disegna una candela di forza con oltre mille punti di range che si infrange di precisione sulla resistenza per poi chiudere poco sotto e in ogni caso sopra al livello ora di supporto dei 17400 punti. Vedremo se nella prossima ottava, che sarà anch’essa di durata ridotta, riuscirà a mantenere il livello e possibilmente anche a ritestare la resistenza la cui rottura darebbe l’opportunità per un allungo verso i 18500 punti. Diventerà molto importante seguire l’evoluzione delle notizie relative alla ripartenza della produttività interna, un ulteriore allungamento delle date potrebbe essere un colpo letale per moltissime piccole aziende che sono il cuore della economia italiana.
Come la scorsa settimana anche in questa vi sono alcune similarità tra il DAX ( + 10.90% e saldo 2020 a – 20.26%) e Milano.
Oltre i volumi in calo notiamo una candela ad ampio range che ha superato la prima resistenza ma non è arrivata al test della seconda, però è anche vero che non è presente una upper shadow pronunciata come a Milano. Il livello dei 10470 adesso è un importante livello di supporto che se mantenuto anche nella prossima ottava potrebbe essere un ottimo tampolino di lancio per il test dei 10800 punti e quindi di quel livello degli 11mila punti che è il bordo inferiore del gap down della candela di metà marzo.
A differenza della vecchia Europa dove le difficoltà non riescono ad unire, negli USA assistiamo invece ad un riavvicinamento tra Trump e la FED, con quest’ultima che ha lanciato un nuovo e massiccio piano di aiuti a favore della economia a stelle e strisce.
Benchè resti elevata la dialettica tra il Presidente e le autorità locali ( pensiamo sopratutto al Sindaco di New York), ed anche con il comitato scientifico chiamato a “consigliarlo” sul come affrontare la crisi sanitaria, nelle ultime ore Trump si deve essere reso conto che mantenere un approccio ” prima l’economia e poi la vita dei cittadini” non gli possa portare molti voti nella oramai imminente campagna elettorale. Ci ha anche sorpreso la decisione di tagliare parzialmente la produzione USA di OIL e di voler aiutare il Messico ( che si era impuntato) nel caso accettasse anch’esso l’accordo dell’OPEC+. Questa settimana il Dow Jones (+ 12.66% e saldo 2020 – 16.89%) si sfila la maglia nera indossata la scorsa ottava ed indossa la maglia rosa di miglior listino. Arrivato al test dei 24mila punti ha poi ceduto qualcosa ma il close sopra i 23700 punti , confermati da volumi sopra la media nonostante in calo rispetto alla scorsa ottava, lascia aperta la possibilità ad un ulteriore allungo verso la resistenza dei 24680 punti. Dovesse invece manifestare debolezza saranno i livelli supportivi in area 23400 e poi 22400 a dover frenare la discesa. Più moderata la settimana del Nasdaq ( + 9.43% e saldo 2020 a – 5.66%) che però rimane in assoluto il listino che ha perduto di meno. La candela della settimana, con volumi in progressivo calo ma ancora sopra la media, si è riportata sopra il livello degli 8mila punti che adesso tornano ad essere un buon livello di supporto. Nell’immediato non ci sono livelli di resistenza importanti pertanto potrebbe andare incontro a qualche settimana di relativa tranquillità. Nel caso dovesse perdere nuovamente quota 8mila sarà nuovamente il supporto in area 7700 punti a dover fare la sua parte. Molto bene anche S&P500 ( + 12.10% e saldo 2020 a – 13.65%) che si porta al test della resistenza dei 2800 punti senza riuscire a confermarsi in chiusura per una dozzina di punti. Vedremo se nella prossima ottava ci sarà un nuovo test della resistenza e quindi un allungo verso la chiusura del gap ai 2901 punti ed eventuale test della resistenza dei 2930 o se invece i 2800 si mostreranno ostacolo tenace. Livello di supporto in area 2600 punti, livello da cui si è partiti ad inizio settimana.
Tutto lo staff di MAC Trader vi augura di trascorrere in serenità questa Pasqua, per quanto insolita, e resta disponibile a fare due chiacchiere sulla Chat Cafè!