Investitori delusi dall’inflazione USA e intimoriti dall’escalation in medio oriente. Spread torna sopra i 200 punti, realtà o speculazione?
Settimana iniziata in maniera diversa tra europa e Wall Street, con i listini del vecchio continente che sono rimasti volatili e negativi per l’intera seduta di lunedi mentre a Wall Street la giornata si chiudeva in rialzo, dopo i timori relativi agli attentati di Hamas in territorio israeliano. Si è poi saliti fino al rilascio dei dati della inflazione USA, con allunghi positivi e per qualcuno anche troppo ottimistici. Ma è probabile che gli investitori si attendessero un dato della inflazione migliore di quello uscito, anche se va detto che esclusa Milano gli altri listini hanno registrato volumi sotto la media. Così quando è uscito il dato in linea con le attese la grossa aspettativa per un dato migliore è andata delusa e nonostante l’intervento di piu voci del board della FED a dire che vi saranno possibilità di un nulla di fatto nel prossimo meeting di novembre le vendite hanno prevalso. Probabile che a quel punto abbia iniziato a pesare sul Mercato anche un sentiment di negatività su quanto accade in Medio Oriente, con Israele che minaccia un massiccio intervento nella striscia di Gaza alla caccia di tutti i terroristi di Hamas rischiando ovviamente una strage tra i civili. La diplomazia si è attivata per evitare il peggio ma a quanto pare non si riesce a convincere l’appena istituito governo di guerra di Israele dal desistere dall’intervento armato via terra dopo quanto già effettuato per via aerea. I Mercati lo hanno già scontato con la discesa di giovedì e venerdì ? Lo sapremo solamente alla riapertura dei Mercati. Lo spread BTP-BUND torna sopra i 200 punti ma il DAX è stato l’unico listino in rosso per questa settimana e in una intervista al responsabile investimenti multi assett di Allianz Global Investors, Gregor Hirt afferma che è la Germania il vero malato d’europa e che i paesi del sud sono piu efficienti. Se le parole di questo importante manager sono reali, perchè lo spread continua a salire? Siamo tornati ai tempi di quando fu fatto salire oltre misura per far dimettere l’allora presidente del consiglio? Ai tempi la Germania era la locomotiva d’Europa, oggi tutt’altro e vi sono molti indicatori ad evidenziarlo, allora perché lo spread sale?
FTSE-MIB ( + 1.53% e saldo 2023 a + 19.11%) reginetta questa settimana unico listino a salire oltre il punto percentuale sospinta dai titoli OIL e della Difesa, come evidenziato nel video dedicato.
Unico listino con in volumi sopra la media anche se rimasti stabili rispetto alla scorsa settimana e con chiusura appena sopra la resistenza anche se nel complesso a guardare il grafico la sensazione sia di una resistenza che si sia fatta ampiamente sentire. Del resto l’ampio recupero dopo l’iniziale titubanza la diceva lunga sulla voglia di avere un dato USA migliore delle attese per poter avere una conferma indiretta della fine del ciclo di rialzi. Sarà importante ora vedere se prevarrà sui Mercati il timore di escalation militari o se invece basteranno rassicurazioni dai banchieri centrali per un nulla di fatto a riportare il sole sui listini, fermo restando che il nuovo conflitto se non verrà immediatamente risolto porterà nuova inflazione a seguito del caro energia con l’ulteriore rialzo del petrolio. Primo supporto per Milano i 28216 e prima resistenza i psicologici 28500, con il massimo della ottava appena conclusa ( 28753) a fare da spartiacque per un ritorno alla positività o meno.
Unico listino negativo per questa settimana il DAX ( – 0.28% e saldo 2023 a + 9.07%)
Era riuscito a riportarsi oltre la resistenza dei 15338 punti allungandosi fino a 15575 prima di invertire la rotta e chiudere l’ottava molto vicino ai minimi, per quanto con volumi in diminuzione e sotto la media. Siamo tornati in prossimità del supporto dei 15mila punti che se fosse bucato vedrebbe la possibilità per un tuffo verso i livelli successivi in area 14400 e poi 14100 punti. Prima resistenza i 15338 punti ma solo sopra i 15500 punti potremmo riparlare di positività per il DAX. Certamente da rilevare come l’indice tedesco sia in rialzo del 9% in questo 2023 mentre il nostro listino viaggia a + 19% e ciò nonostante lo spread salga……
Settimana positiva per Wall Street ma non è che vi sia molto da festeggiare, i repubblicani hanno candidato un nuovo speaker alla Camera che però non è riuscito a raccogliere i voti necessari nel suo partito e pertanto si è ritirato dalla corsa.
Adesso i repubblicani dovranno cercare un altro candidato che superi i 217 voti necessari all’interno del proprio schieramento che ne conta 222, ma le spaccature interne paiono insanabili. La gravità della situazione è che senza speaker della Camera il parlamento USA è sostanzialmente paralizzato pertanto non decide nulla oltre l’ordinaria amministrazione e quindi ad esempio nessun aiuto all’Ucraina ma neanche ad Israele. Pare quindi che si debba giungere ad un compromesso interno al partito ma l’ala trumpiana pare irrigidirsi su alcune richieste che il resto del partito non concorda per cui lo stallo potrebbe proseguire con gravissime conseguenze. Alla luce di ciò diventa interessante la coincidenza degli attentati di Hamas, un piano in preparazione da tempo come risulta evidente dalla perfetta pianificazione e che attendeva il momento giusto per essere avviato. Miglior listino a Wall Street il Dow Jones ( + 0.78% e saldo 2023 a + 1.58%) che disegna una candela tecnicamente perfetta, aprendo sul supporto e chiudendo sulla resistenza intermedia dopo aver testato la resistenza superiore. Per la prossima settimana il primo supporto sono quindi i 33650 e in caso di cedimento si tornerà sui 33266, mentre la prima resistenza i soliti 34mila punti. Peggior listino a Wall Street il Nasdaq ( + 0.14% e saldo 2023 a + 37.07%) che chiude in linea con la scorsa ottava dopo essersi allungato ben oltre la resistenza dei 15157 punti ma non essere riuscito a mantenersi sopra. Volumi in ogni caso in diminuzione a segnalare che le vendite ci sono state ma non è stato selloff e le mani forti al momento sono in attesa di capire quali saranno gli sviluppi. Primo supporto resta 14770 mentre prima resistenza 15157 punti. S&P500 ( + 0.44% e saldo 2023 a + 12.72%) testa la resistenza ma non riesce a mantenersi al di sopra e pertanto chiude in leggero miglioramento rispetto alla scorsa ottava con volimi in calo e poco sotto la media. Nulla di fatto si vedrà nella prossima settimana se si riuscirà ad avere la meglio dei 4368 o se invece si dovrà tornare verso il supporto dei 4233 punti.