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La scelta di Macron !

Era la settimana attesa dai Mercati per l’appuntamento con la FED, non tanto per un taglio che non era atteso quanto per avere possibili chiarimenti sulle tempistiche degli stessi. I dati della inflazione e del CPI usciti sotto le attese prima del dato della FED aveva anche illuso i Mercati su un possibile taglio già nelle ore successive, ma poi Powell ha gelato i Mercato dichiarando che pur avendo visto i dati positivi vi è ancora molta strada da fare prima di vedere l’inflazione al programmato 2%. Il presidente della FED ha anche spiegato che iniziare ora con i tagli potrebbe bloccare la discesa dell’inflazione a questi livelli e congelandone di fatto la voluta discesa. Nel suo discorso Powell ha detto che al momento è previsto un solo taglio dei tassi nel 2024 vista la forza dell’economia americana, ma che se i dati lo permetteranno allora sarà possibile anche un secondo taglio. Al momento le date paiono essere settembre e dicembre. Un’altra cosa che Powell ha detto tra le righe è che quando a dicembre scorso parlò di tre tagli nel 2024 il Mercato entrò in modalità euforia con attese anche di ben sette tagli nel corso dell’anno in corso. Ovvio che pertanto la FED abbia dovuto lavorare molto per far capire al Mercato che gli ipotetici tre tagli non sarebbero stati sette e cosi anche questa volta l’aver detto uno anche se magari pensa a due si integra nella filosofia del tenere sotto controllo i Mercati. In realtà il board è decisamente spaccato a metà con sette membri propensi al singolo taglio, otto per i due tagli e quattro per nessun taglio. Decisione pertanto salomonica a dichiarare un taglio e poi si vedrà in funzione dei dati. A fine settimana i due listini USA hanno registrato nuovi massimi storici , pertanto hanno digerito le parole di Powell. Quello che i Mercati non hanno digerito è stata la scelta di Macron di sciogliere il parlamento francese dopo il risultato delle votazioni europee che hanno visto il suo partito prendere la metà dei voti rispetto a RN di Marine Le Pen. Se andiamo ad analizzare la decisione di Macron ha una sua logica che proviamo ad illustrare : lasciare questa opposizione a rinforzarsi ancora per due anni prima di arrivare a fine legislatura avrebbe il rischio di farla stravincere ben oltre le percentuali prese alle europee e l’anno seguente alle presidenziali potrebbero fare l’en plein. Andare ora al voto, quasi senza dare il tempo di organizzarsi, potrebbe portare RN a vincere ma con numeri ancora gestibili e soprattutto con lui ancora presidente e con politica estera e difesa che restano nelle sue prerogative potrebbe in qualche modo far si che RN al governo per due anni possa poi venirne logorato e alle elezioni di fine legislatura magari perdere qualche consenso. Su questa linea di pensiero diventa chiaro lo spauracchio agitato dal ministro della economia francese Le Maire che ha dichiarato che sia il programma di RN che quello della sinistra francese prevedono un abbassamento dell’età pensionabile ed altre misure che metterebbero a rischio le finanze del Paese, quindi crisi finanziaria e possibile uscita dalla UE. Ovviamente a queste parole del ministro dell’economia i Mercati non hanno potuto fare altro che mettersi in modalità risk-off e sono immediatamente saliti gli spread sia francese ( arrivato ai livelli di quelli del Portogallo) che italiano nei confronti del bund tedesco. Tra due settimane il voto in Francia dovrebbe calmare le acque a meno della necessità del ballottaggio il 7 luglio.

Settimana da dimenticare per il nostro FTSE-MIB ( – 5.75% e saldo 2024 a + 7.62%) che paga in maniera clamorosa la decisione di Macron.

Del resto con il rialzo degli spread le economia a pagare di più sono quelle piu deboli e noi siamo ancora tra quelle ( Parigi ha perso il 3.96% Madrid il 3.37% ) , oltre a presentare un listino pieno di titoli bancari e finanziari. La buona notizia è che il selloff è avvenuto con volumi sotto la media ed in ulteriore calo rispetto alla scorsa settimana mentre il lato ironico è che Milano ha pagato piu di tutti in europa quando dalle urne quello italiano è stato l’unico governo che ha avuto la conferma del proprio elettorato. Primo supporto ora i 32600 punti ma se non si dovesse recuperare prontamente la sbandata vi è il rischio di scendere verso i 30700 punti. Prima resistenza area 33300 punti, ossia i minimi delle candele di aprile.

Analisi settimanale FTSE-Mib alla chiusura del 14/06/2024

Meglio di noi il DAX ( – 2.99% e saldo 2024 a + 7.46%) che pure ha visto perdere il cancelliere Scholz che però non ha voluto rischiare la mossa della Francia.

Sul DAX i volumi sono stati in aumento anche se si sono fermati in media. Ha tenuto il supporto dei 18mila punti e se si dovesse perdere vi è ancora area 17700 punti e troverà la prima resistenza in area 18500 punti.

Analisi settimanale DAX alla chiusura del 14/06/2024

Dopo la conferenza della FED sono usciti altri dati di rallentamento dell’economia americana

questo dovrebbe portare alla conferma dei due tagli a Settembre e Dicembre, sempre che non intervengano nuovi fattori a mischiare le carte, ed infatti la settimana si è chiusa positiva a Wall Street. Tra le molte altre news della settimana segnaliamo il nuovo massimo storico di apple dopo la svolta AI e anche quello di Nvidia dopo lo stock split. Dopo il focolaio di aviaria in Messico segnaliamo una nuova variante di covid in USA con gli esperti che chiedono a gran voce un nuovo vaccino in quanto la variante Kp3 pare avere vita facile con i vaccini precedenti. Musk ha ottenuto il via libera al suo compenso da 56 miliardi di dollari da Tesla e lo spostamento di sede in Texas dal Delaware, dove un giudice aveva bloccato il piano di remunerazione di Musk in quanto a suo dire il CEO teneva in mano il consiglio di amministrazione dell’azienda. Unico listino negativo a Wall Street è stato il Dow Jones ( – 0.54% e saldo 2024 a + 2.39%) che disegna una seconda candela similare alla precedente e che lascia inalterata la figura già evidenziata la scorsa settimana e lascia intatte le possibilità di ripetere quanto già visto nello scorso mese di maggio. confermati il supporto sui 38mila e la resistenza sui 39mila punti. Diversa la musica sul Nasdaq ( + 3.46% e saldo 2024 a + 16.84%) che disegna una long white praticamente senza ombre da oltre 700 punti andando a segnare un nuovo massimo storico a 19664 punti e puntando quota 20mila. Primo supporto la rialzista che transiterà a 18887 punti. Leggermente piu contenuta la candela del S&P500 ( + 1.58% e saldo 2024 a + 13.87% ) ma anche qui volumi in aumento e nuovo massimo storico a 5447 punti e chiusura leggermente sotto a 5432 punti. Primo supporto anche qui dato dalla rialzista che transiterà sui 5260 punti.

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