Le prime sedute della settimana erano state improntate alla cautela in attesa di cosa avrebbe deciso la BCE, con una parte del Mercato che fino alla fine ha ritenuto che la BCE potesse farsi condizionare dalle parole del “falco” Nagel improvvisamente divenuto “colomba” per ovvi motivi di bandiera. Come da noi scritto in queste settimane alla fine la BCE ha deciso per un incremento di 25 bp, un “incremento da colomba” come è stato definito dalla stampa e anche a vedere la positiva reazione del Mercato all’annuncio è evidente che forse le reali attese fossero state per un rialzo anche di maggior portata. Del resto anche il presidente dell’ IFO, l’economista tedesco Fuest , ha dichiarato che nonostante l’indebolimento della economia europea l’inflazione è rimasta elevata e pertanto la BCE ben ha fatto ad aumentare il tasso di interesse, del resto la BCE deve guardare all’intera unione e non ai problemi interni dei singoli Paesi. Probabilmente le parole del presidente della bundesbank e nel direttivo della banca centrale europea hanno in qualche modo influenzato il voto di alcuni colleghi tanto che nella conferenza la Lagarde ha confermato che il voto non è stato unanime in quanto alcumi membri avrebbero espresso opinione di mantenere la situazione attuale fino al prossimo incontro. Secondo la presidente della BCE i dati non permettevano tale decisione cosi come non è detto che questo sia stato l’ultimo incremento, anche se probabilmente siamo vicini al picco ma ciò dipenderà dai dati che man mano avremo a disposizione. Ad ogni buon conto i listini europei hanno chiuso la settimana in maniera positiva. nonostante la FED sia la prossima settimana anche a Wall Street si respirava aria di attesa in quanto in questa ottava erano in programma sia la presentazione dei nuovi Apple iPhone, sia l’ipo del produttore inglese di chip ARM al Nasdaq. Il primo è stato un non evento in quanto la presentazione dei nuovi modelli, a mercato aperto, non ha provocato alcun movimento sul titolo della mela morsicata. Movimenti sul titolo li ha provocati la Francia che ha accusato un vecchio prodotto della azienda di Cupertino, un modello base di iPhone 12, di non rientrare nei livelli di emissione di radiazioni previsti dalla UE. Pare quantomeno particolare la coincidenza di questa presa di posizione della Francia, subito seguita da altri paesi europei, su un modello che nel 2020 aveva ottenuto le regolari certificazioni e che esce oggi di listino con l’uscita del nuovo iPhone 15! La società californiana ha comunque dichiarato che farà uscire una patch per risolvere il problema e permettere quindi ai rivenditori che hanno ancora scorte del prodotto di poterlo vendere regolarmente. LINK ALLA NEWS.
Decisamente più clamore ha destato l’ipo di ARM, l’offerta pubblica iniziale maggiore dal 2021 e che nonostante sia stata prezzata al massimo della forchetta prevista abbia poi chiuso con un rialzo di quasi il 20% per una capitalizzazione di oltre 62 miliardi di dollari, anche se da sola non è bastata ad impedire al listino tecnologico di essere maglia nera di settimana.
Miglior listino di settimana il nostro FTSE-MIB ( + 2.34% e saldo 2023 a + 21.89%) che recupera quanto perduto la scorsa ottava
Il listino segna un massimo superiore a quello di due settimane fa ed anche una migliore chiusura con volumi in aumento e sopra la media. Si è pertanto confermata la tenuta del supporto dei 28216 e se nella prossima ottava non ci saranno sorprese da parte della FED il nostro listino potrebbe tornare a superare area 29100 punti per riportarsi verso area 29600 / 29750 livelli toccati tra fine luglio ed inizio agosto. Solo dopo quel test si potrà iniziare a pensare ad un test deo 30mila punti, valore che non si vede a Milano dal 2008.
La situazione economica tedesca non è certamente brillante eppure il DAX ( + 0.97% e saldo 2023 a + 14.15%) si è confermato sopra il supporto dei 15703 punti.
Inoltre, sebbene non abbia superato i massimi di due settimane fa rimane in ogni caso ben impostato per andare a ritoccare i massimi storici. La conferma del supporto con i volumi che si sono riportati sopra la media porta a ritenere che con una settimana senza sorprese negative il DAX possa tornare sopra quota 16mila punti e quindi prepararsi ad un nuovo assalto verso le vette dei 16500 punti.
Se l’europa adesso aspetterà il prossimo 26 ottobre con la riunione BCE ad Atene, Wall Street attende di sapere nella prossima ottava quali saranno le decisioni che prenderà la FED, se deciderà per un ulteriore rialzo o se invece manterrà lo status quo per poi valutare il da farsi nella successiva riunione di fine ottobre.
In settimana i dati sulla disoccupazione USA sono usciti sotto le attese e questo dato potrebbe tentare Powell e soci a considerare con attenzione un nuovo incremento di 25bp visto che l’inflazione ha registrato un rialzo al 3.7% anche se poi l’inflazione core sia in realtà calata dal 4.7% al 4.3%. Probabilmente nella decisione finale della FED rivestirà importanza anche il ritorno del petrolio in area 90$ e scorte che l’opec vede in diminuzione, diventa quindi una decisione non facile anche se è probabile che cercheranno di evitare un ulteriore rialzo se avranno numeri per poterlo argomentare. Miglior listino a Wall Street, ed unico positivo, il Dow Jones ( + 0.12% e saldo 2023 a + 4.44%) che pur mantenendosi sopra la precedente chiusura disegna una candela bruttina e con lunga upper shadow che non promette nulla di buono. Primo supporto rilevante i 34mila punti che al momento paiono abbastanza lontani mentre un ritorno sopra i 35mila punti darebbe lo slancio per un retest dei 35650 che ad agosto sono stati insuperabili. Dal migliore al peggiore di Wall Street con il Nasdaq ( – 0.50% e saldo 2023 a + 38.96%) che nonostante l’ipo ARM non riesce a reagire al rosso della scorsa ottava anche se in ogni caso il supporto a 15157 è stato testato ed ha tenuto. Da questi livelli serve immediata reazione per un ritorno verso i 15700 altrimenti si dovrà valutare di ritrovare il tecnologico al test del supporto dei 14770 punti. Volumi decisamente importanti sopratutto se confrontati con quelli della scorsa ottava. S&P500 ( – 0.16% e saldo 2023 a + 15.91%) si mantiene sui livelli della scorsa ottava e si attende una presa di posizione che lo porti verso uno dei due livelli di riferimento, il supporto a 4368 o la resistenza a 4546, chissà che sarà proprio la FED a dare la scossa giusta per far uscire l’indice piu seguito al mondo da questa fase di lateralità.