In settimana vi sono state una serie di news, dalla crisi di governo in Italia ai nuovi stimoli prospettati dal Presidente eletto Biden, la Cina che ha comunicato tramite la propria banca centrale che darà tutto il sostegno possibile per supportare la crescita fino alla nascita di Stellantis che diventa il quarto gruppo mondiale con la fusione tra FCA e Peugeot. Last but not least il secondo impeachment a Trump. Ma a muovere investitori e mercati è stato sopratutto il covid-19 che prosegue imperterrito nel suo incedere, lasciandosi alle spalle stuoli di nuovi contagiati e ancora peggio nuove varianti e mutazioni. Le vaccinazioni al momento procedono al rilento ed anzi giungono notizie che nella prossima settimana Pfizer ne consegnerà un 30% in meno in europa per scarsità di produzione, tant’è che l’Ungheria si è rivolta alla Cina per avere il loro vaccino. Sostanzialmente tutta europa è tornata in lockdown duro o in ogni caso con restrizioni molto rigide e questo fatto pare riportare gli investitori con i piedi per terra. Di queste ultime ore la notizia di una variante brasiliana del Covid che dimostra come il virus stia continuamente mutando per potersi continuare a propagare e diffondere nonostante il vaccino e le immunità dopo contagio. Il Brasile chiude le frontiere ad europei ed asiatici e di contro sono molte le nazioni che chiudono le frontiere a chi proviene dal Brasile. Tutti i listini hanno perduto parte dei guadagni maturati la scorsa ottava e addirittura il Nasdaq è passato in rosso per l’anno corrente. Non ci siamo lasciati prendere dalla euforia la scorsa settimana e non ci facciamo prendere dalla depressione in questa, rimane però alta l’attenzione per valutare come si muoveranno i mercati nelle prossime settimane.
L’apertura della crisi di governo poteva provocare uno scossone a Piazza Affari ( – 1.81% e saldo 2021 a + 0.67%) che in realtà ha tenuto discretamente considerando che il DAX ha perso di più.
I mercati al momento valutano molto bassi i rischi di una tornata elettorale che sarebbe invece un serio motivo di avversione al rischio per il listino milanese con la possibilità che dal voto possa esserci un risultato che potrebbe portare ad una maggioranza diversa da quella attuale. La candela sul grafico è una candela inside con volumi in calo e sotto la media, pertanto al momento prendiamo atto che il test sul supporto dei 22200 punti è stato positivo e andremo a monitorare tale livello di supporto per la prossima ottava. Se dovesse cedere ci aspetteremo una possibile discesa verso i 21800 punti, di contro se si dovesse salire avremo i 22450/22500 come primo livello di resistenza e quindi torneremo a mettere sotto osservazione l’area 22900/23mila punti.
La performance negativa del DAX ( – 1.86% e saldo 2021 a + 0.50%) ci porta a ritenere che i mercati stanno guardando con moltissima attenzione alla pandemia e meno ( al momento) alla situazione politica con le crisi di governo italiana e olandese.
La Germania ha prolungato il lockdown duro ma nondimeno non riesce ad abbattere contagi e decessi e le vaccinazioni procedono a rilento nonostante l’acquisto diretto di ulteriori dosi di vaccino. Benchè anche la candela disegnata sul grafico settimanale del DAX sia inside come quella sl grafico di Milano, vi sono un paio di differenze da rilevare, ossia i volumi sopra la media anche questa settimana e il close nettamente sotto l’apertura della ottava precedente. Paradossalmente nonostante la crisi di governo italiana è il DAX ad aver lasciato sul grafico una candela meno bella. Ciò detto va chiarito che il primo supporto resta la rialzista che prossima settimana passerà sui 13550 punti e che pertanto al momento l’indice tedesco resta in prossimità dei suoi massimi storici.
Lunedi Wall Street chiusa per la giornata dedicata a M.L.King e mercoledi 20 l’insediamento di Biden come nuovo presidente USA, ma anche l’inizio della procedura contro Trump, con l’augurio e la speranza di non assistere ad altri disordini come quelli dello scorso 6 gennaio.
Sarà una settimana corta ma decisamente importante la prossima a Wall Street, per capire se la settimana appena conclusa sia stata solo una presa di beneficio dopo il rialzo della ottava precedente o se invece vi sia un cambio di umore tra gli investitori. Peraltro sono iniziate anche le trimestrali con le grosse banche, JPMorgan la prima a pubblicarli e dati sopra le attese, vedremo come proseguiranno. Miglior listino della settimana e dell’anno il Dow Jones ( – 0.91% e saldo 2021 a + 0.68%) che è pure l’unico listino questa settimana ad aver segnato un massimo superiore a quello della scorsa ottava, lasciando sul grafico una candela decisamente di range ridotto rispetto alla precedente e praticamente tutta all’interno del real body precedente, escludendo la piccola sbavatura al rialzo. Non cambia quanto scritto la scorsa settimana con un primo livello di supporto in area 30mila punti mentre la resistenza è sempre la rialzista di lungo che prossima ottava passerà sui 31630 punti circa. Compatta anche la candela disegnata dal Nasdaq ( – 2.29% e saldo 2021 a – 0.65%) che invece è stato il peggior listino della settimana e lo è diventato anche per l’anno in corso, candela che però è rimasta ben lontana dai minimi della candela precedente pertanto anche qui confermiamo un primo supporto sui 12500 punti e come prima resistenza il massimo storico a 13113 punti. Candela inside anche per S&P500 ( – 1.47% e saldo 2021 a + 0.32%) che si riporta al test della resistenza per poi scendere ma poi chiude sopra l’apertura della scorsa ottava. Primo livello di supporto la rialzista di breve che sarà sui 3700 punti mentre la resistenza dinamica passerà sui 3830 punti che sarebbero anche il nuovo massimo storico se raggiunti.
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