Era la settimana di FED, BCE e BoJ, l’attesa è finita la strada è tracciata nonostante la volatilità e con la volatilità disporre del supporto di MAC Trader è certamente utile
Le Banche Centrali hanno chiarito il loro pensiero e i Mercati, dopo una prima fase di volatilità hanno poi preso la via del rialzo andando a chiudere la settimana, con guadagni per tutti superiori al 2.5% tranne il solito Dow Jones che ha guadagnato la metà. La FED ha parlato per prima e ha preferito effettuare la pausa di riflessione in questa seduta di giugno per poi poter riprendere la via dei rialzi già nella prossima riunione di luglio e poi ancora a settembre. Ovviamente poi tutto dipenderà dai dati che usciranno mano mano, non crediamo che Powell a fronte di un ulteriore significativo ribasso dell’inflazione deciderà per la ripresa dei rialzi, ma certo che se tale significativo ribasso non ci sarà allora la ripresa dei rialzi sarà necessaria. Ci si attendeva un rialzo dalla BCE e cosi è stato, ma la Lagarde ha sorpreso dichiarando che un aumento ci sarà anche a luglio in quanto a precisa domanda ha risposto : ” posso dirvi che salvo un cambiamento sostanziale alla nostra linea di base, è molto probabile che continueremo ad aumentare i tassi a luglio”.
Una tale chiarezza ha spazzato i dubbi sul futuro prossimo, sappiamo che a luglio la FED e la BCE , salvo miglioramenti che al momento non si vedono, aumenteranno nuovamente il costo del denaro. Questa chiarezza dei banchieri centrali è stata apprezzata dai Mercati che dopo una fase di attesa si sono poi tranquillizzati ed hanno preso la via dei rialzi. La Bance centrale del Giappone non ha modificato la politica monetaria confermandosi ultra espansiva e affermando che prevede un moderato recupero per il secondo semestre 2023.
Bella la candela del FTSE-MIB ( + 2.57% e saldo 2023 a + 17.53%)
Con volumi in aumento e tornati in media si porta oltre i 27500 chiudendo a 27860 punti dopo essere arrivato a sfiorare quota 28mila, come scritto nell’articolo della scorsa settimana. come detto ai Mercati è piaciuta la chiarezza con cui le banche centrali hanno parlato e vedremo quindi se nella prossima ottava tornereno riusciremo a chiudere sopra i 28mila o addirittura oltre quei 28216 che sono il massimo toccato ad inizio 2022. In tal caso e se non dovessero presentarsi altre problematiche , è probabile che si potrà avere una interessante estate sui listini azionari. Primo supporto grafico rilevante i 26680 punti, ma già un eventuale test e tenuta dei 27500 sarebbe positivo. Segnaliamo la chiusura per festività di Wall Street lunedi 19 e ben sappiamo come l’assenza di quel “faro” pesi sui listini mondiali.
Dopo il massimo storico di metà maggio il DAX ( + 2.55% e saldo 2023 a + 17.48%) era tornato al test del supporto dei 15700 e da qui era ripartito.
In settimana ha registrato un nuovo massimo storico a 16427 punti e la chiusura più alta di sempre a 16357 punti con un forte incremento di volumi, decisamente oltre la media. A questo punto per l’indice tedesco si aprono teorici ampi spazi di salita e pare confermare le parole del suo cancelliere Scholz che a fine maggio, all’ingresso della Germania in recessione tecnica aveva detto che l’economia del paese andava molto bene. Primo supporto rilevante i citati 15700 punti, ma da monitorare anche i 2 psicologici” 16mila tondi.
Wall Street si auspicava una sosta nella lunga striscia di rialzi della FED ed è stata per certi versi accontentata…
…ma certo le parole di Powell che ha dichiarato senza mezzi termini che vi saranno nuovi rialzi a breve termine (leggasi luglio e settembre) aveva lasciato qualche incertezza negli investitori che hanno avuto necessità di tempo per digerire le parole del banchiere centrale. Già la seduta di giovedi aveva visto il ritorno degli acquisti e venerdi sia Nasdaq che S&P500 avevano aperto in gap up, a dimostrare che la franchezza era stata compresa. Listino meno performante della settimana il Dow Jones ( + 1.24% e saldo 2023 a + 3.48%) che però supera e chiude oltre i 34mila punti allungandosi fino a 34588 sfiorando i massimi di dicembre 2022 e che da allora tengono l’indice della old economy in una fase laterale. solo con una chiusura netta sopra i 34712 punti il DJ potrebbe inserire il turbo ed allungarsi anche oltre i 35500 punto. Primo supporto al momento i 34mila punti, subito sotto i soliti 33650 e 33266. Il Nasdaq ( + 3.82% e saldo 2023 a + 37.88%) non ci ha messo molto a far capire che la scorsa ottava era solo una necessaria fermata per riprendere fiato e come scritto nel nostro articolo è ripartito al rialzo superando prima i 15mila tondi e poi ha bucato di slancio anche la resistenza dei 15157 che avevamo segnalato arrivando a 15284 per poi ritracciare e chiudere sotto la resistenza segnalata, con volumi veramente elevati. Primo supporto i 14770 e prima resistenza i 15157 punti e a seguire i 15700 che furono massimo storico a settembre 2021. Bene anche lo S&P500 ( + 2.57% e saldo 2023 a + 14.85%) che si conferma forte dopo l’uscita dal Bear merket e allunga mettendosi alle spalle quel livello dei 4368 segnalato la scorsa settimana. anche sul piu importante listino mondiale i volumi sono stati nettamente oltre la media ed in notevole incremento a segnalare la coralità del Mercato. Prossima resistenza i 4546 punti mentre il primo supporto sono ora i 4368 punti. Lunedi Wall Street chiusa per festività, vedremo alla fine della prossima settimana come saranno i volumi considerando una seuta in meno.
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