Settimana che potremmo definire di consolidamento per i listini azionari, con solo Nasdaq e Milano a registrare un rosso oltre il punto percentuale. Sostanzialmente siamo in una posizione di stallo, i listini azionari hanno registrato quasi ovunque volumi in calo ( anche se và ricordato che Wall Street lunedi è stata chiusa) e investitori e analisti studiano le possibili prossime mosse. Certamente la salita del rendimento del T Note non è passta inosservata e in molti iniziano a porsi delle domande pertanto si nota cautela sui listini azionari in attesa di capire se dal fronte medico ci saranno notizie positive per far ripartire l’economia globale. La richiesta di J&J di ottenere la certificazione è un buon segnale a riguardo, cosi come le comunicazioni che Pfizer e Moderna stiano incrementando la produzione del proprio vaccino facendone iniziare la lavorazione presso stabilimenti terzi. A peggiorare l’umore invece è il fatto che stanno aumentando le percentuali di contagio da parte delle varianti del coronavirus , varianti che paiono essere non certo piu letali ma decisamente piu contagiose e questo riporta sotto pressione le strutture sanitarie. Si pensi ad esempio che il Sudafrica intende rendere oltre un milione di dosi di vaccino di astrazeneca che pare non avere una sufficiente efficacia contro la locale variante, mentre pare che sia efficace quello di Pfizer. Questi mesi che ci separano dall’estate saranno probabilmente decisivi nella lotta al virus, dipenderà da come la comunità globale riuscirà o meno a organizzarsi per fare veramente un fronte comune e sconfiggere pertanto l’invisibile avversario.
Ottava negativa quella appena chiusa a Piazza Affari (-1.17% e saldo 2021 a + 4.06%) che peraltro si era aperta in gap up allo scioglimento della riserva del Premier incaricato Draghi.
In fin dei conti abbiamo assistito al piu classico dei sell on news anche se in realtà dobbiamo riscontrare che i volumi sono stati inferiori alla media e a quelli della scorsa ottava. Inoltre si vede bene dal grafico che il supporto dei 22800 punti ha tenuto e che la chiusura è stata frazionalmente sopra il livello dei 23133 che pertanto adesso lo si può definire come primissimo supporto. Va da se che se il movimento partito dai 22850 punti proseguirà nella prossima ottava, con il governo insediato ed operativo, allora con probabilità rivedremo i 23500 e superati i quali si tornerà a ragionare in ottica 24mila punti. Se invece le vicende politiche interne e/o le vicende sanitarie globali dovessero prevalere ecco che si tornerà a guardare il livello dei 22850 punti e a seguire area 22500. Teniamo sempre a mente che Milano due settimane fà aveva segnato un + 7%….
Candela inside per il Dax (-0.40% e saldo 2021 a +2.00%) che disegna la seconda candela rossa con lower shadow pronunciata.
Volumi in leggero aumento rispetto alla scorsa ottava pur restando ancora sotto la media, unico listino con questo particolare. Sostanzialmente non è cambiato nulla rispetto a quanto scritto la scorsa settimana, pertanto se la prossima ottava Dax si spingerà al rialzo avrà prima da superare i massimi di questa ottava ( 14131) e poi quelli della scorsa (14169) per ritrovarsi su nuovi massimi storici, mentre al ribasso se perdessi i minimi di questa ottava (13853) e poi quelli della scorsa a 13830 si andrebbe ad incontrare con la rialzista che transiterà in area 13700 punti. Ricordiamo che la Germania è in lockdown duro fino al prossimo 7 marzo e che recentemente la cancelliera Merkel si è dichiarata contraria a qualsiasi alleggerimento delle restrizioni fino a primavera.
Ci tengono a Wall Street a far sempre parlare di loro e cosi in questa ottava hanno avuto il migliore ed il peggiore dei listini che seguiamo oltre che ad influenzare i listini europei per quelle due ora di sovrapposizione degli orari.
Non di rado abbiamo visto Wall Street calare subito dopo l’apertura portando quindi debolezza anche in europa, per poi riprendere vigore dopo la chiusura dei listini del vecchio continente. Il presidente Biden è stato uno dei primi a congratularsi con il nuovo premier italiano ed ha anche dato immediato mandato di rientrare negli accordi di Parigi oltre che a disconoscere molte delle prese di posizione firmate da Trump. Miglior listino della settimana il Dow Jones ( + 0.11% e saldo 2021 a + 2.90%) ed anche l’unico positivo per l’ottava. In realtà la candela disegnata è una doji che potrebbe dire tutto ed il contrario di tutto. La si potrebbe leggere come un ultimo tentativo di salita registrando l’ennesimo massimo storico ( 31647) per poi chiudere la settimana dove si era aperta non riuscendo a rimanere in alto, cosi come una settimana di nulla di fatto in attesa di ulteriori nuovi eventi, tesi che sarebbe confermata dalla terza settimana di volumi in calo. La resistenza dinamica transiterà sui 31950 punti mentre il primo supporto restano i 31270 punti. Il Nasdaq ( – 1.64% e saldo 2021 a + 5.37%) ha registrato la peggiore performance della settimana pur rimanendo il migliore dei listini su base annuale. La sua candela è molto simile a quella già vista sul grafico di Milano, con apertura in gap up e nuovo massimo storico ( 13879) per poi scendere sui minimi a 13477 e chiudere la settimana a 13580 punti. Nulla è cambiato per il livello di supporto che abbiamo identificato in zona 12800 punti mentre su un nuovo allungo sarà il numero tondo dei 14mila punti ad essere la prima resistenza. Maggiormente equilibrato lo S&P500 ( – 0.71% e saldo 2021 a + 4.01%) che apre in leggerissimo gap up per andare a resgistrare un nuovo massimo storico a 3950 punti per poi scendere quasi al test della rialzista di supporto dalla quale ha rimbalzato per chiudere a 3906 punti. La rialzista di supporto passerà sui 3880 punti nella prossima ottava mentre come detto sarà il breakout dei 3950 punti a sancire la rottura della resistenza.
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