Riunione dei G7 ad Hiroshima con la partecipazione di Zelensky . Pausa di riflessione tra le parti per l’accordo sul debito USA e la Yellen torna a mettere pressione sui mercati parlando di banche. Anche Moody’s si prende una pausa di riflessione e posticipa il giudizio sull’Italia.
Settimana 20 del 2023 , settimana positiva per tutti gli indici anche se con degli evidenti distinguo. Tornano a correre i tecnologici ed il DAX registra un nuovo massimo storico, ma dopo le parole della Yellen relative ad un necessario rafforzamento delle banche regionali americane il settore bancario ha nuovamente vacillato, lo si è visto chiaramente nella seconda parte del venerdi europeo, dopo che si erano diffuse anche le news sulla pausa di riflessione che si erano prese le parti che devono trovare ( e certamente troveranno) l’accordo sul tetto del debito USA. A Tale riguardo in settimana Ray Dalio, l’imprenditore americano fondatore del piu grande hedge fund mondiale, ha ribadito in una intervista quanto aveva già espresso nel suo libro, ossia che se si pone un tetto al debito e questo viene sistematicamente alzato ogni anno, allora è come se non ci fosse un tetto al debito e ciò provocherà una catastrofe finanziaria, prima o poi.
Riunione dei G7 ad Hiroshima, luogo simbolo per trovare un punto per ricostruire una pace globale e significativa la presenza di persona del presidente ucraino Zelensky che arrivava dalla riunione della Lega Araba dove aveva parlato della necessità che anche là aprissero gli occhi su quanto abbia fatto la russia alla sua nazione ed al suo popolo. La Russia non è presente al G7 ( ma ci sono India e Brasile ) e non era presente alla Lega Araba e il capo della Wagner ha dichiarato che ancora non si riesce a prendere Bakhmut ( arrivata in questi minuti una agenzia che la città è ora controllata dai Russi, attendiamo conferme), insomma una settimana difficile per Putin che potrebbe perdere anche l’alleato Erdogan se questi non dovesse vincere il ballottaggio.
Settimana positiva per il FTSE-MIB ( + 0.63% e saldo 2023 a + 16.09%)
con volumi in calo ha disegnato una interessante candela , a questo punto la terza consecutiva con ampia lower shadow a dire che come si torna verso il livello di supporto tornano i compratori. Peccato per la flessione nel finale di venerdi dopo le parole della Yellen altrimenti si sarebbe potuto chiudere meglio, ma nel complesso si è raggiunto un ottimo risultato. all’apertura di lunedi 22, nonostante lo stacco dei dividendi che inciderà per oltre 300 punti di indice, Milano resterà sopra i 27mila punti. Rimane l’incertezza per il mancato aggiornamento dl rating da parte di Moody’s, vedremo per quando verrà rischedulato. La prima resistenza post dividendo torna pertanto il livello dei 27500 punti, mentre il primo supporto resta sempre quello sui 26680 punti.
Ben diversa la musica sul DAX ( + 2.27% e saldo 2023 a + 16.89%)
L’indice tedesco strappa al rialzo e supera di slancio i 16mila punti e registra un nuovo massimo strorico a 16313 punti salvo poi chiudere a 16275 poco sotto al precedente record con volumi in aumento e tornati in media. A questo punto se non dovessero accadere avvenimenti particolari l’indice tedesco pare destinato ad un progressivo allungo per poi trovare una fase di assestamento sui nuovi livelli. Primo supporto adesso area 16mila punti che per qualche settimana era stato una resistenza invalicabile.
Prosegue a due velocità Wall Street che da una parte vede un forte ritorno dei tecnologici con tutta l’hype che ruota attorno all’AI mentre la old economy fa fatica a tenere il passo.
La necessità di rafforzare il settore bancario mediante aggregazioni dichiarata da Yellen ricorda le parole di Draghi a capo dell’Eurotower e se si guarda alla attuale situazione patrimoniale delle banche europee è probabile che la strada sia quella giusta. Naturalmente anche la dichiarazione della pausa di riflessione sull’urgente problematica del tetto del debito USA ha pesato sui titoli della old economy ed infatti il Dow Jones ( + 0.37% e saldo 2023 a + 0.84%) indica chiaramente la difficoltà rispetto al Nasdaq, un divario tra i due listini cosi ampio che non si registrava dal 1991. Graficamente il Dow Jones si è confermato sul supporto dopo essere sceso sotto ai minimi della scorsa ottava e dopo un retest della resistenza a 33650 punti. Sarà molto importante la tenuta di questo livello anche se alla fine solo il breakout deciso dei 34mila punti potrà portare direzionalità. Bene il Nasdaq ( + 3.47% e saldo 2023 a + 26.18%) che si conferma miglior listino di settimana e dell’anno che passa la resistenza dinamica e si ferma al test della resistenza statica dei 13800 punti. Dovesse riuscire a confermare il movimento al rialzo le prossime resistenze sono i 14060 e 14380 punti, con i 13800 come primo supporto statico e la dinamica ad offrire un supporto via via crescente. A mezza via lo S&P500 ( + 1.64% e saldo 2023 a + 9.18%) che si avvicina al test della resistenza dei 4230 punti ed entra nello spazio del gap down di fine agosto 2022 senza chiuderlo per 6 punti ! Primo supporto restano i 4020 punti mentre se dovesse passare oltre i 4233 l’ostacolo successivo lo troverebbe a 4370 punti.