Settimana di rimbalzo per i listini azionari anche se le notizie positive sono state poche e prontamente bilanciate da notizie negative. Vi era attesa per la decisione della BCE e ad inizio ottava iniziavano a trapelare voci su un possibile aumento di 50 punti base anzichè i 25 annunciati, ed i Mercati nelle prime sedute della settimana rispondevano bene. Poi l’inattesa caduta del governo Draghi provocava scossoni sui listini, parzialmente attenuate dalla conferma della linea da falco della BCE che oltre a confermare il rialzo dei tassi da 50 punti base annunciava anche l’attivazione di uno scudo anti spread, anche se alla prima lettura tale strumento appare abbastanza rivedibile e migliorabile. La caduta di un secondo governo europeo molto rigido nelle sanzioni alla russia poneva il Cremlino nelle condizioni di firmare un accordo ad Istambul per sbloccare l’esportazione del grano bloccato nei porti ucraini, ma neanche 24 ore dopo l’accordo missili russi hanno colpito depositi di grano ucraini nel porto di Odessa, a voler confermare che non vi sia alcuna intenzione di rispettare alcun patto e di proseguire nella opera di distruzione. Come se questo non fosse abbastanza l’OMS ha dichiarato da poche ore l’emergenza sanitaria internazionale per il vaiolo delle scimmie, mentre la pandemia da covid prosegue imperterrita a mietere contagi.
Chiude positiva la settimana Piazza Affari ( + 1.33% con saldo 2022 a – 22.43%)
Ma nonostante la chiusura sopra l’importante supporto dei 21150 confermata da volumi sopra la media non illudiamoci. La lunga upper shadow che ha confermato la tenuta della resistenza dei 21800 punti è decisamente un grosso fardello da sopportare e la stagionalità, oltre alla infuocata campagna elettorale che partirà nei prossimi giorni, non vengono certo in soccorso. Sono assolutamente da monitorare i supporti a 21150 e poi sotto a 20540 con possibile target la chiusura del gap a 19822 punti, le prime resistenze sono a 21500 punti, poco sopra i 21800 punti e quindi area 22100 punti.
Settimana positiva per il DAX ( + 3.02% e saldo 2022 a – 16.56%) che supera due resistenze e si prepara per un importante allungo verso l’ostacolo dei 13600 punti e successiva chiusura del gap down di inizio giugno.
Se dovesse prospettarsi nuovamente la reazione già vista a marzo dopo il test di area 12500/12650 allora l’indice tedesco potrebbe riportarsi verso area 14400 punti, dove si andrebbe a giocare l’importante partita per il finale di anno. Se dovesse cedere il supporto appena conquistato dei 13200 punti la successiva area da monitorare sarà attorno ai 13mila punti.
Partita la stagione delle trimestrali a Wall Street con risultati in chiaroscuro che non fanno altro che aumentare la volatilità già abbastanza elevata in questo periodo e la conferma viene dal fatto che le resistenze vengono sentite.
L’unico ad avere spazio è il Dow Jones ( + 1.95% e saldo 2022 a – 12.22%) che dopo una apertura in gap up ha poi disegnato ampie shadow per poi chiudere sui 31900 punti. Primo supporto sui 31250 punti mentre per arrivare alla prima resistenza si deve arrivare a quota 33260 punti. Il Nasdaq ( + 3.44% e saldo 2022 a – 24.04%) ha agevolmente superato la resistenza statica dei 12200 punti ma si è fermato al test della dinamica che transitava in area 12550. anche la lower shadow ha risentito della rialzista di supporto che ne ha contenuto la discesa. Primo livello di supporto i 12200 punti mentre la prima resistenza sarà sui 12580 e successivamente area 12960/13mila punti. Test preciso sulla resistenza anche per S&P500 ( + 2.54% e saldo 2022 a – 16.88%) che non riesce a confermarsi in close sopra i 4mila punti.La buona tenuta del supporto a 3860 porta a ritenere che il movimento con maggiore possibilità sia il nuovo test dei 4020 e successivo allungo verso i 4170, poi naturalmente se dovessero esserci altre notizie negative………