Hanno chiuso tutti con saldo settimanale positivo i listini che seguiamo e se non fosse stato per un market mover particolare le suddette performance sarebbero state anche migliori. La settimana si era aperta con una netta reazione dei mercati alle debolezze della scorsa ottava, mercati che pare abbiano “voglia” di uscire da questo tunnel ed iniziare a pensare al dopo covid, a come si dovranno riorganizzare vita sociale e molte attività, superando le problematiche attuali. Questo clima “positivo” nonostante notizie molto negative come la richiesta del chapter11 per il colosso Hertz in nordamerica, è stato poi minato dalla pubblicazione della Oxford economics di un modello da loro elaborato secondo il quale alle prossime elezioni presidenziali USA Trump perderebbe nei confronti di Biden con un elevato margine ( lo studio parla di un 65% contro un 35%). La reazione dell’attuale presidente americano è stata immediata e nelle due ultime giornate della settimana è stato un continui di suoi discorsi e tweet contro la Cina, accusata di hackerare le ricerche di USA ed Europa sul vaccino anticovid, di favorire l’elezione di Biden ” l’addormentato” per poter tornare con tale presidente a fare affari con gli USA secondo i vecchi schemi. Trump ha quindi minacciato Pechino che implementerà nuovi dazi e per non farsi mancare nulla ha anche ripreso le difese di Honk-Kong. Naturalmente questa offensiva non poteva lasciare indifferenti i mercati che di fronte a tale attacco frontale hanno ritenuto opportuno riportarsi su posizioni difensive. Non meglio le cose in Europa dopo dove una prima apertura Franco-Tedesca ad un “Recovery-Bond” per affrontare la crisi post covid nel vecchio continente, si è venuta a creare una mini coalizione di 4 stati ( Austria, Danimarca,Paesi Bassi e Svezia) per contrastare tale eventualità e dare quindi una ulteriore conferma che il “sogno” europeo rimarrà tale…..
Piazza Affari ( + 2.75% e saldo 2020 a – 26.33%) si conferma la Cenerentola dei listini che seguiamo, con la peggiore performance settimanale e annuale
Eppure si erano rivisti i volumi, tornati sopra la media dopo molte settimane, e si era tornati sopra la resistenza dei 17420 punti, resistenza che già nel 2016 fù insuperabile per molti mesi. La chiusura settimanale al di sotto di tale livello e con evidenti upper e lower shadow lascia il listino italiano in una sorta di indecisione, confermata anche dalla candela inside lasciata sul grafico. Per la prossima settimana guarderemo ad un primo livello di supporto in area minimi della scorsa ottava mentre la prima resistenza rimarrà quel livello dei 17420 sopra evidenziato. Nel caso positivo Milano dovrà fare i conti con i massimi della candela precedente e solo poi andare a guardare verso l’area 17900/18mila punti. Se dovessimo prendere come riferimento quanto già accaduto nel 2016 vediamo che i primi due test della resistenza portarono poi ad un retest dei supporti, inoltre vediamo che anche allora trascorsero alcune settimane di volumi bassi prima di rivederli oltre la media, chissà se le somiglianze si fermeranno qui.
Decisamente meglio il DAX ( + 5.81% e saldo 2020 a – 16.42%) , maglia rosa di questa ottava che lascia sul grafico una bella candela nonostante l’upper shadow.
Dopo il buon avvio il DAX aveva prontamente passato la resistenza statica sui 10800 e poi la ribassista di medio. Si era quindi spinto oltre gli 11mila punti per tornare a testare i massimi oltre gli 11200 punti già toccati alcune settimane fà, salvo poi ritracciare e chiudere appena sopra il livello di resistenza dei 11050 punti. Unica nota stonata i volumi in leggero calo rispetto alla scorsa ottava, ma è stata una costante per tutti i listini tranne Milano. Primo supporto statico adesso per il listino tedesco sono i 10800 punti e poi sotto i 10500 che al momento paiono granitici. Si confermasse sopra gli 11050 in open il DAX potrebbe andare a puntare i massimi di tre candele fà e poi ad andare a chiudere il gap a 11447 punti. Una chiusura di ottava sopra gli 11500 punti, possibilmente confortata da un ritorno dei volumi sopra la media, potrebbe dare un ulteriore stimolo per un ritorno dei compratori.
Settimana positiva a Wall Street con un rialzo medio dell’ordine del 3% per i suoi listini nonostante i volumi siano rimasti sotto la media ed anche in calo rispetto alla scorsa ottava.
La forte contrapposizione tra chi punta a far ripartire da subito l’economia e chi invece ritiene di dover dare maggiore attenzione alla Salute rispetto alla Economia stà creando qualche titubanza, la prima pagina del New York Times di oggi è molto eloquente a riguardo. Gli investitori iniziano a fare una netta selezione settoriale e si verranno a creare nuovi campioni e nuovi sconfitti, come sempre succede quando avvengono svolte epocali come quella che stiamo vivendo…..senza andare troppo lontano nel tempo ripensiamo al colosso delle pellicole fotografiche Kodak che a gennaio 2012 chiese il chapter 11 come Hertz ha chiesto in questi giorni. Il Dow Jones (+ 3.29% e saldo 2020 a – 14.27%) registra la migliore performance settimanale degli indici americani, pur rimanendo l’unico dei tre in perdita a due cifre per l’anno in corso. Apertura in netto rialzo fino al test della resistenza a 24680, brevemente superati ma successivamente respinto. In ogni caso close superiore ai massimi delle ultime settimane e in caso di nuovo breakout confermato potrebbe puntare alla chiusura del gap a 25220 punti. Primo supporto di rilievo area 23400 punti. Dopo la “Doji” della scorsa settimana il Nasdaq ( + 2.85% e saldo 2020 a + 7.80%) riprende la salita tenendo come supporto la rialzista di beve e come resistenza la rialzista di lungo. Con il massimo oltre i 9500 punti l’indice tecnologico è andato a chiudere il Gap down di fine febbraio e pertanto rimette nel mirino il massimo storico a 9736 punti e poi i 10mila punti. S&P500 ( + 3.20% e saldo 2020 a – 8.52%) ha aperto la settimana in corrispondenza della apertura della settimana precedente con la differenza che questa volta è salito anzichè scendere. Dopo essersi portato sopra la resistenza dei 2930 punti ha proseguito sino ai 2980 punti prima di riscendere e chiudere sopra i 2950. Primo supporto quindi i 2930 punti mentre la nuova resistenza è adesso in area 3030 anche se si deve tenere conto della valenza psicologica del numero tondo 3mila ! Vedremo quindi nella prossima ottava se i mercati avranno assorbito le parole di Trump o se invece tali parole avranno lasciato un senso di incertezza.
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Buon trading a tutti!