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Gli irriconoscibili candidati USA e la sfida francese

Primo confronto in tv tra i due sfidanti alla Casa Bianca e prime sorprese. Lo sfidante repubblicano è apparso molto piu composto del solito e raramente si è lasciato ad andare alle sue solite scene di irruenza e anche poche volte è andato a sovrapporsi alle parole del presidente uscente, chi dice che sia stata una strategia per conquistarsi le simpatie dei moderati e chi invece sostiene siano i primi segnali di stanchezza per il tycoon. Di contro Biden è apparso a tratti spaesato, con la voce roca e non sempre perfettamente pronto alla risposta. Vero che tutto compreso l’incontro è stato relativamente poco importante anche per gli argomenti trattati (Ucraina, veterani, aborto e immigrazione i temi del dibattito, ma anche golf, test clinici sulla rispettiva salute mentale e precedenti penali personali e familiari) , in effetti i due candidati hanno evidenziato le debolezze dell’avversario piu che scoprire le proprie carte che si saranno riservate per i prossimi incontri / scontri. Ma la comunità Democratica appare in fibrillazione e valuta con molta attenzione alla possibilità di trovare un candidato alternativo alla convention di Agosto. Nomi che circolano sono quelli della Michelle Obama, ma anche del governatore della California Newsom e non ultimo quello della attuale vice presidente Harris che dalla sua avrebbe a disposizione il tesoretto di oltre 210 milioni di dollari raccolti durante la campagna elettorale. Benchè sia una pratica poco usata quella di cambiare alla convention agostana il nome del candidato, ricordiamo che da tale sistema sono usciti presidenti eccellenti della storia americana come Abraham Lincon e Franklin D. Roosvelt. I sondaggi pre confronto davano i candidati sostanzialmente alla pari ( qualcuno vedeva un leggero vantaggio per Biden, altri per Trump) mentre dopo il confronto in tv il presidente uscente pare stia perdendo qualche punto, ed è questo che sta allarmando il partito che quindi corre ai ripari. C’è ancora un mese abbondante alla convention di Chicago del 19 / 22 agosto ed è in questo lasso di tempo che dietro le quinte si lavorerà alacremente per mettere a punto la migliore strategia per contrastare il ritorno di Trump alla Casa Bianca. Il prossimo 10 settembre vi sarà il secondo incontro su ABC news e per quella data i Democratici avranno la prova se la scelta che faranno dopo ferragosto sarà stata giusta o sbagliata.
L’altra grande domanda è quella sull’esito del voto francese che vedrà il primo turno oggi 30 giugno e il secondo turno la prossima settimana. Un dato molto interessante è quello della richiesta del voto per delega che ha raggiunto le 6 volte rispetto alle elezioni di due anni fà e che potrebbe aumentare ancora , denotando come per questa elezione vi sia effettiva voglia di esprimersi anche da parte di chi generalmente non lo faccia. Al voto europeo in Francia ha partecipato il 51% degli aventi diritto, vedremo per questo voto politico quale sarà la % di partecipazione. Ricordiamo come la decisione di Macron di andare al voto abbia portato una ventata di instabilità sui titoli di stato francesi ( ma anche su quelli italiani) per cui è auspicabile che dopo il voto torni un minimo di serenità e i Mercati possano tornare a guardare ai loro fondamentali e non ad altro.
Tra le altre notizie vale la pena segnalare che dopo la visita di Putin in Corea del nord, da questo paese siano partite truppe destinate al fronte in Donbass, mentre alla Nato è stato votato l’ex premier olandese Rutte come nuovo segretario generale che subentrerà a Stoltenberg ad Ottobre. La banca centrale turca laciati invariato il tasso di interesse al 50%.

Si è chiuso il primo semestre dell’anno e se è vero che tutti i listini sono in positivo c’è da dire che il mese di giugno è stato negativo per gli indici europei mentre Wall Street, patria del sell in may and go away ha visto nuovi gain ed il listino tecnologico registrare il secondo + 6% consecutivo. Noterete anche come a Wall Street i volumi restino sopra la media mentre in europa siano stati in calo.

Peggior listino di settimana il FTSE-MIB ( – 0.46% e saldo 2024 a + 9.23%) che dopo aver superato i massimi della scorsa ottava ed essersi spinto oltre i 33800 punti ha poi invertito la marcia chiudendo a 33154 con volumi in calo per la quarta settimana consecutiva.

Il lato positivo è che i minimi delle scorse settimane sono rimasti discretamente lontani mentre il calo dei volumi lo si dovrebbe leggere come un fattore positivo, non vi è stata partecipazione alle vendite. Vedremo se dopo il primo turno elettorale in Francia vi sarà subito una schiarita per i Mercati o se di contro il voto francese non farà peggiorare la situazione. Primo supporto da attenzionare i 32500 punti

Grafico similare al nostro quello del DAX ( + 0.39% e saldo 2024a + 8.86%) che però è stato l’unico listino positivo di settimana e la differenza rispetto a Milano è stata la lower shadow pronunciata che ha mostrato i compratori quando ci si è avvicinati ai minimi delle scorse settimane.

I volumi in calo ma poco sotto alla media ci portano a pensare che tale livello di supporto sia abbastanza sentito come tale dagli investitori che in quelle vicinanze si sentono tranquilli per comprare. Come sempre servirà un ritorno sopra i 18500 per poter parlare di ripresa. Ricordiamo che la settimana era partita male per l’indice tedesco che vedeva sia Airbus che Merck perdere oltre il 10% nella seduta del 25 giugno.

Wall Street chiude sostanzialmente piatta la settimana con i tre indici che perdono meno dello 0.1% e con i soliti Nasdaq e S&P500 che segnano un nuovo massimo storico.

Volumi in aumento per due dei tre listini con il solo tecnologico ad accusare un decremento ma c’è da dire che la scorsa ottava aveva avuta una esplosione. Vi era attesa per il primo confronto tra i candidati alla presidenza e come detto all’inizio ora i Mercati valutano Trump come maggiormente favorito per la Casa Bianca ed anche molto probabile un cambio in corsa per i Democratici. Sarà questo il campo dove si giocherà la prossima partita e dove i Mercati andranno dipenderà da tale risultato. Dopo tre candele in laterale il Dow Jones ( – 0.08% e saldo 2024 a + 3.79%) rompe al rialzo e sale a 39571 punti per poi invertire e chiudere appena sotto la scorsa settimana e rimanendo ampiamente sopra i minimi precedenti. questo assieme all’incremento dei volumi porta a ritenere che DJ possa tentare un retest dei 40mila punti nelle prossime settimane. discorso diverso per il Nasdaq ( – 0.08% e saldo 2024 a + 16.98%) che disegna la seconda lunga upper shadow sui massimi storici e questa volta il minimo è sotto al minimo precedente, lasciando sul grafico un evidente top di periodo. Vero che le ultime tre chiusure sono sostanzialmente allo stesso livello ma il fatto di aver segnato tre record nelle ultime tre settimane e di non riuscire a confermarlo in chiusura di ottava lascia credere che si sia arrivati al capolinea. Potrebbe esserci un retest della rialzista supportiva a 18978 punti senza inficiare il trend rialzista e permettere di recuperare qualche eccesso. Volumi in calo ma complessivamente ben oltre la media. Brutta la candela di S&P500 ( – 0.07% e saldo 2024 a + 14.48%) che dopo il nuovo massimo storico a 5523 punti torna indietro per chiudere sui livelli della scorsa ottava. Graficamente piu in linea con il DJ non essendosi avvicinato al minimo della scorsa settimana ma in ogni caso una candela non propriamente positiva per cui sarà importante mantenersi oltre questo livello nella prossima ottava per scongiurare un ritorno al retest della rialzista supportiva a 5276 punti.
Volumi in aumento a sottolineare la presenza importante a fine giugno sui Mercati e del fatto che per quest’anno pare che sell in May non sia di moda , del resto è un anno presidenziale.

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