Che i Mercati sono fatti per sorprendere è un detto che abbiamo sentito chissà quante volte, ma poi in fondo non tutti ci credono o comunque hanno sempre delle motivazioni per giustificare tutto ed il contrario di tutto. Adesso accade che il dow jones ed i listini europei inanellano la quarta settimana consecutiva al rialzo ( con rialzi tra il 4 e il 5% ) e i fatti salienti della settimana sono stati : inflazione sui massimi in europa ( 11.9% in Italia e 10.4% in Germania), trimestrali delle big tech USA quasi tutte negative, tracollo dei titoli cinesi quotati a Wall Street dopo la conferma di XI per un terzo mandato e sopratutto con l’epurazione dal comitato centrale dei suoi oppositori o comunque di coloro meno inclini ad assecondarlo in tutto e per tutto. Di fronte a questi fatti pare incredibile si sia potuto assistere ad un cosi importante rialzo quando solo un paio di settimane fà al dato della inflazione USA uscito di un decimale sopra le attese e benchè in miglioramento dal dato precedente assistemmo ad un crollo verticale dei listini. Se è vero che i Mercati guardano al futuro cosa stanno valutando ? Che il conflitto in Ucraina possa terminare pare ci siano poche probabilità viste le ultime dichiarazioni di Putin, che l’economia non entri in recessione pare altamente improbabile nonostante le parole della Yellen e le difficoltà oggettive dei paesi europei ad affrontare il caro energia sia per le famiglie che per le imprese, vero che si è raggiunto un accordo sul gas ma l’attuazione pare ancora difficile e in ogni caso porterà risultati nel tempo. Che il Mercato “scommetta” sulle elezioni di mid term il prossimo 8 novembre e uno Tsunami repubblicano ?
In settimana il presidente cinese XI ha rivolto un invito al presidente Biden di “trovare un modo per comunicare in quanto oggi il mondo non è pacifico” e lo ha fatto dalla posizione di forza essendo appena stato rieletto mentre Biden con molta probabilità dopo le mid Term si troverà a governare il paese con Camera e Senato controllate dai repubblicani, quindi in condizioni di non poter fare nulla o quasi e a quel punto si vedrà la compattezza degli USA nel caso Xi decida di mettere in atto le sue minacce su Taiwan.
Settimana positiva per Piazza Affari ( + 4.45% e saldo 2022 a – 17.62%) che supera ben tre livelli di resistenza per chiudere l’ottava sopra i 22500 punti con volumi in leggero aumento.
Un paio di mesi fà il test sulla successiva resistenza fallì e si tornò in area 20mila punti, cosa accadrà questa volta ? Senza fasciarci la testa in anticipo vediamo intanto se si arriverà al test e poi con il risultato americano vedremo come decideranno di andare i Mercati . Non è escluso un allungo in area 23100 punti ed è forse quello il livello che deciderà le sorti di Piazza Affari per la parte finale dell’anno, se verrà superato allora potremmo rivedere i 24000/24500 punti per la fine di questo travagliato 2022.
Situazione similare per il DAX ( + 4.02% e saldo 2022 a – 16.63%) che chiude anch’esso appena sopra la resistenza dei 13200 punti che diventano ora il primo livello di supporto.
Volumi in media e in leggero aumento. A metà settembre il DAX andò vicino al test dei 13630 punti che se venissero superati aprirebbero spazio di salita verso l’area di resistenza 14130/14400 punti. Se dovesse cedere il supporto allora un ritorno sui 12900 punti ed eventualmente sulla solita area 12650/12500.
In una Wall Street martoriata dalle trimestrali delle Tech, brilla il Dow Jones ( + 5.72% e saldo 2022 a – 9.57%) che disegna una long white di forza con tanto di gap up e volumi in aumento e ben sopra la media.
Del resto con le tech in difficoltà è la rivincita della old economy che ora vede il prossimo ostacolo nella resistenza dei 33266 punti cui seguono i ravvicinati 33650 e poi 34mila punti. Primo supporto i 31250 punti con gap aperto sui 31119 punti anche se l’impostazione grafica porta a pensare ad un proseguimento della salita a testare le resistenze. Seconda candela al rialzo per il Nasdaq ( + 2.08% e saldo 2022 a – 29.25%) dopo il minimo annuale e nonostante i volumi in aumento e ben sopra la media, la candela non è proprio bellissima. Se però consideriamo la debacle dei titoli cinesi e le stroncature su Amazon,Meta e Alphabet allora tutto sommato la possibilità che il listino tecnologico possa recuperare i 12mila punti non è remota. Anche S&P500 ( + 3.95% e saldo 2022 a – 18.15%) è allasua seconda candela positiva dopo i minimi annuali, ma a differenza del Nasdaq è riuscito a riportarsi sopra la resistenza dei 3860 punti chiudendo appena sopra i 3900 punti, ora primo supporto. Prossimo livello di resistenza i 4020 punti che potrebbero non essere un ostacolo insormontabile, il livello che graficamente pare tosto è quello successivo. Volumi in leggero aumento rispetto alle scorse settimane.