Si è chiusa una settimana pesante per i listini azionari, solo Milano non perde oltre il 3%, nella quale a tenere banco sono state sopratutto le contrapposizioni tra la UE ed i produttori dei vaccini che non stanno rispettando le consegne previste, rallentando di fatto i piano di vaccinazioni dei singoli Stati. Naturalmente non giovano le news di nuovi vaccini con percentuali inferiori a quelli attualmente già approvati mentre trovano maggiore spazio i vaccini Russo e Cinese anche all’interno di singoli paesi europei. Iniziano ad arrivare conferme che gli attuali vaccini riescono a contrastare con discreti risultati anche le varianti del virus ma il ritardo della loro produzione resta grave. L’amministrazione Biden inizia a lavorare e non sono mancati i primi strali contro la Cina, quasi a confermare le precedenti posizioni assunte da Trump ed i mercati riprendono ad interrogarsi sui possibili futuri scenari tra le due superpotenze globali. Questa è stata anche la settimana nella quale si è assistito ad un nuovo fenomeno sui mercati, ossia una sorta di “ribellione” organizzata tramite alcuni siti e alcune chat che hanno portato una “armata” di retailer a combattere alcune posizioni short di hedge fund contro società in difficoltà come Gamestop e AMC Ent. Alcuni di questi hedge fund si sono trovati a dover coprire improvvisamente le loro posizioni short per evitare di “saltare” e per far ciò hanno dovuto liquidare altri assett nei quali erano in guadagno, provocando a loro volta altre turbolenze sul mercato. Questo ricorda molto da vicino quanto accaduto lo scorso anno quando i futures sul petrolio arrivarono in territorio negativo, segno inequivocabile che stanno cambiando metodi e strategie e pertanto siano da valutare nuove regole.
Come anticipato Piazza Affari ( – 2.33% e saldo 2021 a – 2.97%) è stato il miglior listino della settimana (od il meno peggio) tra quelli che seguiamo , anche se di contro è il peggiore dell’anno finora.
Segnale inequivocabile che allo stato attuale la crisi di governo non preoccupa i mercati finanziari, presi da ben altre preoccupazioni di maggiore portata. Pertanto se nella prossima settimana la politica riuscirà a trovare una quadra e a riformare una squadra di governo per portare il Paese fuori dalle difficoltà create dalla pandemia ecco che se dovessero arrivare notizie positive sul fronte vaccini ( consegne regolari, nuovi vaccini sul mercato, contenimento e riduzioni dei contagi) piazza affari si farebbe trovare pronta. Graficamente vi sono alcune cose degne da segnalare, la prima è che i volumi a Milano restano ancora poco sotto la media, nonostante un leggero incremento sulle precedenti settimane, la seconda è che se dovesse cedere il supporto dei 21500 punti ed il successivo livello dei 21150, allora non diventa improbabile un tuffo a chiudere il gap rimasto aperto lo scorso novembre a 19822 punti.
Brutta la candela disegnata dal Dax ( – 3.17% e saldo 2021 a – 2.08%).
Apre la settimana sui massimi e la chiude appena sopra i minimi bucando decisamente sia il primo supporto statico dei 13700 punti che la rialzista sui 13560, scendendo a toccare un minimo a 13310 punti per poi rimbalzare leggermente e chiudere a 13432 punti. Primo livello di supporto statico ora i 13200 punti mentre per la prossima ottava la rialzista che sarà resistenza dinamica transiterà sui 13600 punti circa. Volumi decisamente in aumento e sopra la media ad indicare che il persistere delle limitazioni socio-economiche inizia a pesare sui ragionamenti degli investitori tedeschi. Dovesse cedere il supporto dei 13200 ci sarà ancora il supporto in area 13mila a dare sostegno, si dovesse perdere anche quel livello ci si dovrà mettere a ragionare con la possibilità di rivedere l’area di supporto compresa tra i 12650 e i 12500 punti.
Brusca fermata per i listini di Wall Street che perdono oltre il 3% in questa ottava e lo hanno fatto con volumi decisamente in aumento e sopra la media.
Prosegue la stagione delle trimestrali delle società americane e si conferma l’andamento positivo delle aziende online ma anche le difficoltà delle aziende tradizionali, inoltre tardano ad arrivare gli aiuti promessi alla popolazione e la riunione della FED non ha dato la scossa positiva che i mercati si attendevano. Perde i trentamila punti il Dow Jones ( – 3.27% e saldo 2021 – 2.04%) che torna a testare i minimi da inizio anno, ma si mantiene sopra i minimi allineati della seconda metà di dicembre sui 29750 punti. Vedremo se la prossima ottava questo livello terrà , lo dovesse perdere diverrà da tenere d’occhio la possibile discesa a chiudere il gap a 28495. Nuovo massimo storico per il Nasdaq ( – 3.29% e saldo 2021 a + 0.29%) che apre la settimana in gap up e sale fino ai 13515 punti prima di invertire la rotta e riportarsi sotto i 13mila punti. Tengono in chiusura i minimi della scorsa ottava che pertanto diventano un primo livello di supporto anche se in realtà fino a quando rimane sopra la rialzista l’indice tecnologico americano ha poco da temere. Peggior listino della settimana S&P500( – 3.31% e saldo 2021 a – 1.11%) che disegna una nuova candela tecnicamente molto precisa, infatti ha aperto esattamente sulla resistenza dinamica ed ha chiuso l’ottava sul supporto dinamico. Per la prossima settimana la rialzista di supporto sarà a 3725 punti ma a 3670 punti passa un’altra rialzista di lungo periodo a dare ulteriore supporto, mentre la resistenza sarà a 3855 punti, pertanto il maggior indice mondiale ha discreto spazio per potersi muovere.
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