Le tensioni in Medio Oriente innervosiscono i Mercati ma in Italia Giorgetti fa peggio !
Le continue provocazioni in Medio Oriente stanno innervosendo i Mercati e sopratutto il retail tende ad uscire e salvare il piccolo patrimonio che usa per il trading in quanto oramai qualsiasi analisi pare essere confutata dall’oggi al domani, l’ultimo esempio lo abbiamo letto nella chat di MAC Trader Cafè l’altro giorno. E come dice un nostro collega quando ci sono questo tipo di giornate nervose le cosidette mani forti ( o gli squali se preferite una immagine alla Gordon Gekko ) amplificano i movimenti grazie alla profondità delle loro tasche per far saltare gli stop, buttare fuori dal Mercato il retail ( le acciughine ) e poi accumulare posizioni che in breve tempo torneranno a livelli superiori. Ma a ben guardare questa settimana i volumi sono stati sotto quelli della precedente ottava, a dimostrare che qualcuno non si è prestato al giochetto ed ha mantenuto i nervi saldi in attesa di una soluzione diplomatica , sia in Medio Oriente che sul fronte est europeo. Diversa la situazione a Milano dove invece i volumi sono aumentati e di molto, ma ne parleremo tra poco quando analizzeremo il FTSE-MIB. In ogni caso l’Europa soffre decisamente più di Wall Street che pure è stata investita da alcune notizie negative, l’ultima in ordine di tempo quella di un attacco hacker da parte di un gruppo riconducibile addirittura al governo cinese che avrebbe fatto breccia nei sistemi di Verizon, Broadcom e altre aziende americane raccogliendo dati per un discreto lasso di tempo prima di essere individuati. Tutto questo in piena campagna elettorale presidenziale con i due sfidanti sempre molto vicini nei sondaggi. I forti dati dati del lavoro USA usciti venerdi hanno portato molte case d’affari a dichiarare che non ci sarà un nuovo taglio da 50bp nella prossima riunione della FED, vogliamo sottolineare come la nostra view, espressa più volte e anche da tempo, sia sempre stata per una sorta di “tregua elettorale” e che Powell abbia “osato” la scorsa riunione con un taglio da 50 bp per finire l’anno con due tagli da 25 bp evitando cosi di creare difficoltà agli sfidanti. Non è il dato di venerdi che impedirà un secondo taglio da 50 bp, è stata una roadmap già tracciata da settimane ed i dati usciti non hanno fatto altro che confermarne la bontà.
Settimana decisamente negativa per Piazza Affari ( – 3.26% e saldo 2024 a + 10.68%)
Il listino ha pagato le parole del ministro Giorgetti nella seduta di giovedi quando ha parlato di sacrifici per tutti. Unico listino con volumi in aumento e sopra alla media e con questa settimana siamo diventato il listino che ha il guadagno inferiore da inizio anno. Se vogliamo a tutti i costi vedere il bicchiere mezzo pieno possiamo dire che il supporto dei 33mila punti ha tenuto e che alle parole di venerdi di Salvini e Tajani che hanno replicato che questo governo non alzerà le tasse vi sia stata una reazione positiva, che si dovrà confermare nella prossima settimana per capire se sia stata solo una reazione o se invece la lower shadow lasciata sul grafico possa essere l’inizio di una fase di recupero. Come detto nell’introduzione in queste giornate cosi convulse ” qualcuno” potrebbe aver aiutato la discesa del Mercato alle parole del ministro per creare maggiore panico nel retail che a quel punto ha abbandonato la nave a beneficio di chi ha maggiori informazioni. Primo livello di resistenza la ribassista che transiterà sui 34167 punti, supporto come detto in area 33mila.
Anche il DAX ( – 1.81% e saldo 2024 a + 14.14%) ha perso subito la rialzista che aveva bucato al rialzo la scorsa ottava dopo alcuni tentativi
Ma come si vede la chiusura di settimana è rimasta in ogni caso nella parte alta della candela precedente e comunque con volumi in calo e sotto alla media. Vero che vi sono state notizie negative per la crescita e prosegue il braccio di ferro tra la Germania che non vuole cedere commerzbank ed esponenti europei e tedeschi che anche senza parlare espressamente del fatto si sono però espressi a favore di una concentrazione bancaria che permetta di poter sostenere con efficacia la ripresa economica ed anche di poter fronteggiare senza troppa differenza di valori ( capitalizzazioni) con le banche d’oltreoceano. Berlino cerca di alzare un muro a difesa e probabilmente alla fine dovrà cedere mettendo a rischio la tenuta stessa del governo “semaforo”. Resta però il fatto che con tutte le difficoltà e le incertezze il DAX rimane sempre molto vicino al massimo storico registrato la scorsa settimana. Primissimo supporto area 19mila punti e a seguire si guarderà ai 18mila, prima resistenza la rialzista che transiterà a 19412 che se verrà superata con molta probabilità porterà anche ad un nuovo massimo storico oltre i 19500 punti.
Settimana sostanzialmente invariata per Wall Street che chiude in ogni caso frazionalmente positiva
L’attuale presidente ricorda ad Israele di essere stata l’amministrazione americana che piu di tutte ha aiutato lo stato ebraico e che quindi dovrebbe anche accettare da Biden l’invito a non proseguire negli attacchi a tutto tondo. Il rischio maggiore che temono gli USA è che dopo gli attacchi in Libano possano ripartire rappresaglie verso l’Iran e ciò potrebbe diventare deleterio non solo per la regione ma per l’intero pianeta. Prosegue serrata la campagna elettorale tra Harris e Trump dopo l’incontro poco scontro dei loro vice designati. L’elezione sarà con molta probabilità decisa da un pugno di voti e cosi gli sfidanti continuano a volare da un capo all’altro della nazione per cercare di raccogliere ogni voto possibile. Chiusura piatta per il Dow Jones ( + 0.09% e saldo 2024 a + 12.37%) che dopo una apertura in linea alla precedente chiusura era andato incontro ad una discesa fin sotto i minimi della scorsa ottava per poi invertire la rotta ed andare a chiudere poco sopra l’apertura, lasciando sul grafico una evidente lower shadow a dire che anche se con volumi in calo e sotto la media i 42mila punti al momento non sono in discussione. Resta valido il supporto sui 41500 punti mentre la resistenza è il massimo storico poco sopra i 42600 punti. Candela similare per il Nasdaq ( + 0.13% e saldo 2024 a + 19.07%) che ha testato con precisione la rialzista dalla quale ha poi invertito la rotta, dando cosi un ulteriore valore alla stessa. Pertanto il primo supporto per la prossima ottava sono i 19614 punti di dove transiterà la rialzista mentre la prima resistenza sarà il massimo della scorsa ottava sopra i 20270 punti. Ancora una volta S&P500 ( + 0.22% e saldo 2024 a + 20.57%) si dimostra il miglior listino ed è anche andato a sfiorare il massimo storico della scorsa settimana a 5767 arrivando fino a 5765 per poi cedere leggermente e chiudere a 5751 punti. Anche qui lower shadow benchè meno pronunciata , volumi in calo e sotto la media e possibilità di un nuovo strappo al rialzo se finissero le news negative. Primo supporto area 5630 punti mentre la prima resistenza è il massimo storico ad una manciata di punti.