L’indice tecnologico USA, il Nasdaq, è già tornato in positivo per l’anno in corso da alcune settimane mentre gli altri listini, sia americani che europei , sono in perdita a doppia cifra. Questa semplice constatazione ci offre lo spunto per alcune considerazioni, delle quali la prima che ci viene in mente è la più triste. Mentre a Wall Street hanno da quasi 50 anni ( fondazione del NASDAQ a febbraio 1971) un mercato elettronico costituito da una rete di computer e dedicato principalmente ai maggiori titoli tecnologici della borsa americana, in europa la situazione è diversa. In Germania accanto al DAX, che è il paniere delle blue chips ed è l’omologo del nostro FTSE-MIB, abbiamo anche l’ MDAX , paniere delle società a media capitalizzazione equivalente al nostro Mid-Cap, l’SDAX, il paniere delle società a piccola e media capitalizzazione equivalente al nostro Small-Cap ed il TECDAX, l’indice delle 30 maggiori società tecnologiche che non ha equivalente in Italia ! A Piazza Affari non abbiamo un paniere di titoli tecnologici, abbiamo solo un sottoindice FTSE-IT Tecnologia composto da 16 titoli di cui uno solo ( STM) fa parte del paniere principale, due ( Reply e Sesa) sono Mid-Cap mentre le restanti 13 società sono Small-Cap. Solo questa prima considerazione ci deve far capire la profonda differenza che vi è tra i vari mercati ed anche il motivo per il quale ad inizio anno i listini di USA e Germania fossero sui massimi storici mentre Piazza Affari rivedeva quota 25mila punti solo a febbraio 2020 , ossia circa la metà dei valori del massimo storico di Marzo 2000. Scrivevamo poco sopra della perdita a doppia cifra degli altri listini rispetto al Nasdaq , in USA DJ e S&P500 sono rispettivamente a – 17.01% e – 11.36% per l’anno in corso, in europa invece abbiamo Piazza Affari a – 28.31% mentre il DAX a – 21.01% e la differenza la vediamo nel seguente grafico che li mette in comparazione :

Dopo una prima parte di 2020 nel quale i due indici europei sono andati di pari passo, notiamo l’allungo di Piazza Affari nei giorni di Febbraio quando era tornata a superare la resistenza decennale. Da quel punto i due indici sono tornati ad avere un comportamento analogo fino alla fine di marzo circa, quando il DAX ha iniziato a sovraperformare. Se andiamo a confrontare il rendimento del DAX con gli altri panieri del mercato tedesco abbiamo i seguenti grafici :

Questo qui sopra invece il raffronto tra il DAX e le small cap tedesche, già in aprile si iniziava a vedere una sovraperformance.
Completamente diversa la situazione invece nella comparazione tra il DAX e il paniere tecnologico tedesco, che ha sempre sovraperformato l’indice delle blue chips in tutto l’anno :

Facciamo adesso le comparazioni sul mercato italiano partendo da FTSE-MIB con Mid- Cap :

Prima parte dell’anno decisamente a favore delle blue Chips italiane rispetto alle small- Cap, che però anch’esse da metà aprile si portano al di sopra dell’indice FTSE-MIB, seppur di poco. Mancando un paniere tecnologico in Italia , mettiamo quindi a confronto il FTSE-MIB con il sottoindice FTSE-IT Tecnologia, che come abbiamo descritto prima è però composto da poche e in prevalenza piccole società :

Anche a casa nostra, pur non avendo un granchè di aziende tecnologiche ( inteso come capitalizzazione, non come qualità delle stesse ! ) il confronto tra le blue-Chips ed i titoli tecnologici è imbarazzante. Non siamo ai livelli della Germania ma poco ci manca, in effetti solo sui minimi di metà marzo i tech italiani hanno performato meno bene del FTSE- MIB, ma è proprio in quel periodo che appare evidente la differenza tra la forza dei tecnologici tedeschi e quelli italiani. Al nostro Paese mancano aziende tecnologiche ad elevata capitalizzazione, la difficoltà nei confronti del resto del mondo è in questo settore oramai predominante nel secondo millennio.

Non vogliamo togliervi il gusto di andare a cercare quali sono i titoli che all’interno del sottoindice FTSE-IT Tecnologia stanno sovraperformando l’indice stesso, vi diciamo però che, come già nel caso della comparazione degli alimentari, anche qui la enorme disparità di capitalizzazione tra STM e gli altri titoli porta che il FTSE-IT Tecnologia e STM abbiano in pratica lo stesso grafico. Le due Mid-Cap hanno una lievissima sovraperformance in data 15 maggio mentre sono ben 4 le small-cap che alla stessa data sovraperformano alla grande l’indice settoriale.

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