La Cop26 è la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021. Quest’anno a Glasgow si è tenuto il 26esimo vertice (da qui il termine cop26). L’obiettivo dell’accordo è in buona sostanza:
Azzerare le emissioni nette a livello globale entro il 2050 e puntare a limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C
Ad ogni Paese aderente è richiesto di presentare obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni entro il 2030 che siano allineati con il raggiungimento di un sistema a zero emissioni nette entro la metà del secolo.
Per raggiungere questi obiettivi ambiziosi, ciascun Paese dovrà:
- accelerare il processo di fuoriuscita dal carbone;
- ridurre la deforestazione;
- accelerare la transizione verso i veicoli elettrici;
- incoraggiare gli investimenti nelle rinnovabili;
Oggi ci occupiamo del terzo punto: accelerare la transizione verso veicoli elettrici.
Cominciamo con il dire che l’accordo si è trovato solo tra pochi paesi (22 in tutto), che si impegneranno affinché tra il 2035 e il 2040 i veicoli venduti saranno solo elettrici. Purtroppo, oltre ai pochi paesi coinvolti, mancano all’appello tra gli aderenti i grandi produttori d’auto di Germania, Cina, Stati Uniti e Giappone. Detto questo è indubbio che il settore della mobilità elettrica sia in netta ascesa in quanto le maggiori case automobilistiche pur non impegnandosi formalmente nell’accordo di cui sopra, si stanno impegnando fortemente nell’elettrificazione della loro offerta di auto. L’incentivo alla conversione all’elettrico anche in futuro sarà legato alle normative antinquinamento sempre più stringenti che favoriranno sempre più il parco auto elettriche. Vediamo ora quindi quale strumento ha l’investitore retail per prendere posizione sul settore. Vi segnaliamo questo ETF: LYXOR msci FUTURE Mobility ESG Filtred ISIN LU2023679090 (si tratta di un ETF ad ACCUMULO, a replica fisica, ha un costo dello 0,45%. Trovate QUI la scheda completa)
La percentuale di esposizione sui primi 10 titoli presenti nell’etf:


Grafico e livelli interessanti per prendere posizione. Pullback nella fascia supportiva 18.60 – 19.40 magari prevedendo più ingressi scaglionati. Il settore ha corso molto nell’ultimo periodo.

2 Comments
Massimo Marzocchi
Per l’accumulo Fineco ha commissioni molto alte ben superiori allo 0,45 che indicate. Potete suggerire un broker che offre questo costo in un piano di accumulo?
Adriano Di Blasi
Lo 0,45% che indichiamo è il costo di gestione dell’ETF e non può variare. E’ così anche per fineco infatti se vai nella scheda dell’etf lo troverai. Quello che cambia da un broker all’altro invece sono le commissioni di acquisto e di vendita, che sono un costo aggiuntivo al costo di gestione. Quando indichiamo che l’etf è ad ACCUMULO, ci riferiamo alla tipologia dello strumento che in questo caso non distribuisce cedole/dividendi ma li rinveste automaticamente. Non è quindi riferito al fatto che sia consigliato un accumulo di più quote nel tempo attraverso ad esempio un PAC automatizzato che anche fineco permette. Qui la scelta è soggettiva. Noi ci siamo limitati a segnalarvi lo strumento e un primo punto d’ingresso che a nostro modo di vedere, può essere interessante per chi intende investire nel settore.