Mediobanca è sempre stato considerato il “Salotto buono” della finanza italiana e Generali Assicurazioni il suo fiore all’occhiello. Dalla morte di Enrico Cuccia avvenuta nel 2000 è stato sempre un gran parlare di imminenti cambiamenti nell’azionariato delle due società e i maggiori rumors hanno sempre riguardato scalate ostili alle due società da parte di aziende francesi. A tale riguardo a questo link trovate un articolo del 2000 di un quotidiano italiano.
Da un paio di anni sono due le figure in Italia che si stanno muovendo con decisione nell’azionariato di entrambe le società, tanto da esserne diventati tra i maggiori azionisti, parliamo di Del Vecchio e di Caltagirone, due esponenti della imprenditoria italiana.
A questo link vi riportiamo la composizione dell’azionariato di Generali Assicurazioni tratta dal loro sito e aggiornata allo scorso 22 Settembre dove risulta che Mediobanca sia l’azionista di riferimento con il 12.93% davanti a Caltagirone con il 6.20% e Del Vecchio con il 5.10%.
Dal sito della Consob prendiamo invece il prospetto degli azionisti rilevanti di Mediobanca aggiornato allo scorso 21 Settembre, in quanto il prospetto del sito web di Mediobanca è fermo a Luglio, per quanto non vi siano sostanziali differenze.
Risulta evidente l’intreccio tra le due società ed i due imprenditori citati (ci sarebbe da aggiungere anche le partecipazioni della famiglia Benetton in ambo le aziende e di Mediolanum in Mediobanca).
Quale è l’accordo tra questi imprenditori ? Prendere il controllo ? Salvaguardare l’italianità delle suddette società ? Questo recente articolo ci spiega che il problema in questi termini è malposto ed è altrove che si deve guardare.
Alla luce di quanto sopra esposto pare evidente che la partita non sia molto semplice da giocare e che le parti in causa abbiano vedute differenti su quello che dovrebbe il futuro delle società in questione. Sarà una battaglia cruenta e senza esclusione di colpi ? Oppure prevarrà la diplomazia ? O ancora gli strateghi tramano nell’ombra e vi sarà prima o poi un “golpe” incruento ?
Diamo adesso uno sguardo ai grafici delle due società.
Qui sotto riportiamo il grafico storico su scala mensile di Mediobanca e notiamo come i massimi siano stati toccati in area 17 euro tra il 2006 e il 2007 mentre i minimi storici sono stati in area 3 euro con un minimo a 2.34 nella estate del 2012.

Qui sopra invece il grafico mensile di Generali i cui massimi sono stati poco sotto i 40 euro nel 2000 (si parlava di OPA ostile ricordate l’articolo ?) mentre i minimi sono stati poco sopra gli 8 euro nel 1992 e poi nel 2012.
Se scendiamo nel dettaglio e ci portiamo ai giorni nostri, ecco che con un grafico giornaliero degli ultimi 6 mesi notiamo come sul titolo Mediobanca si stia in una fase di congestione laterale tra i 9 e i 10 euro ( e piu recentemente tra 9.50 e 10 euro) e dove la candela di venerdi scorso abbia tentato il breakout salvo poi essere tornata alla base benchè i volumi raccontino di una giornata bella combattuta.

Nello stesso periodo sul grafico di Generali la congestione si nota tra i 16 e i 17 euro, benchè con qualche maggiore sbavatura e soprattutto con un movimento rialzista iniziato nel mese di agosto con i titoli che si sono portati su un massimo a 18.39 con volumi mediamente sopra la media ma senza strappi nella seduta di venerdi scorso. In tale seduta si è chiuso il gap down a 18.33 del febbraio 2020 e tra i 18.50 e i 19 euro vi è una area di una certa resistenza.

La partità su quale tavolo si giocherà ? Su Mediobanca che pare pronta ad un movimento al rialzo o su Generali che invece tale movimento lo ha già iniziato a fare ? E la Politica rimarrà spettatrice o proverà a mettere lo zampino in questa partita di rilevante importanza strategica ?
Queste sono solo alcune delle domande cui solo il tempo darà risposta.
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