Il testa spalla, rialzista o ribassista, è una delle figure più note in analisi tecnica. Essendo una configurazione facilmente riconoscibile si dice che sia anche tra le più affidabili. Tralasciando il fatto che per dimostrarne l’affidabilità andrebbero analizzati milioni di grafici, su diversi timeframe e non è lo scopo di questa rubrica, andiamo ad analizzare il grafico settimanale di banca intesasanpaolo.

Come si può vedere sono ben evidenti le due spalle in area 2.40, mentre la testa è rappresentata dai massimi di periodo posti in area 3.43 toccati nel luglio del 2015. Oggi ci troviamo nella più classica delle situazioni: ovvero quella dell’incertezza della strada che andrà a prendere il titolo. Si può infatti notare come di recente l’area di supporto tra area 2 e 2.40 euro sia stata violata nella settimana post brexit ma che sia stata prontamente riconquistata.
Nella prima settimana dell’anno intesasanpaolo si è riportato fuori dall’area 2.40 e ha testato la prima resistenza (nel grafico resistenza 1) ma è stato respinto per la seconda volta da area 2.60 dove aveva già trovato un forte ostacolo una prima volta a metà marzo 2016 (freccia blu). Il titolo quindi potrebbe aver segnato un doppio massimo (figura dalle
implicazioni ribassiste) ma il ritracciamento si è fermato ancora una volta sul supporto dei 2.40 (minimo dell’ultima ottava 2.408).
Ora l’analisi tecnica direbbe che se il titolo dovesse tornare a scendere sul supporto dei 2.40 rompendolo definitivamente avrebbe come primo target area 2 euro e la figura del testa spalla ribassista troverebbe effettivamente la sua realizzazione. Se invece al contrario l’ultima candela rossa sul grafico settimanale fosse un pullback e tornassero gli acquisti allora i primi target al rialzo sarebbero resistenza 1 (area 2.60 ) e a seguire la resistenza 2 (area 2.71).